840 Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo VI. drid. In quanto all’arresto, non ne scriverò nulla a Madri» Che il Du Tillot attribuisse la colpa della voce ai gesuiti, non farà nessuna meraviglia particolare, data la sua spiccata inimicizia per l’Ordine. Una prova egli non l’ha portata. Non è del tutto infondato il sospetto, che la voce diffamatoria sia stata ideata dal partito giansenistico romano ed ascritta ai gesuiti, a fin dì rafTor-zare nel monarca l’avversione contro l’Ordine e la decisione da lui presa, tanto più che l’inchiesta segreta anche dopo l’espuls ne dei gesuiti veniva proseguita tuttora. 9. Su proposta del Consiglio straordinario 3 Carlo III il 31 m " 1767 diresse al Papa una lettera, in cui gli comunicava br semente, che per motivi impellenti — la quiete dello Stato, l’onore della sua Corona e la pace fra i suoi sudditi — egli si vedeva costretto ad espellere i gesuiti dai suoi territori e farli trasport re nello Stato della Chiesa, a fin di collocarli sotto l’immediata direzione, non meno saggia che pia., del padre e maestro di tutti i fedeli. Per non aggravare la Camera apostolica egli aveva a -gnato ad ogni espulso una pensione a vita. Volesse il Papa considerare questo passo come una misura amministrativa indispensabile, a cui egli si era deciso dopo lunga e matura riflessione. * Nella lettera di accompagnamento per l’ambasciatore il Grima u osservava : per giusti e validi motivi, come si doveva presupporre, il re aveva preso la decisione di espellere dal regno la Compagna di Gesù.4 Consegnando la lettera autografa reale l’Azpuru evitasse qualsiasi discussione sui motivi della decisione, sia col Papa e coi suoi ministri, sia in generale con chicchessia, e si limitale a rilevare la magnanimità del monarca, che ad ogni espulso aveva assegnato una pensione annuale di 100 risp. 90 pesos. i * « Hablarán presto en liorna de nn otro sacerdote que he hecho prender y conducir en un calabozo en Placenzia, sin que se sepa el motivo, y he dado ordenes porque so tenga secreto. Es un temerario, qne tenia el mismo disco" insolente que corria en Roma sobre la persona sacra del Rey, hablando de !■* Reyna y del Alberoni. Quiero saber si ha sido el primer autor en Placen***’ que es una ciudad de oblatos y fanaticos, la mas vil canalla, y que han hecb'* tanto papel en Madrid con sn Bramieri y sin él. Xo escribo nada de este are-'> a Madrid » (Du Tillot ad Azara U 25 lugUo 1767, ivi). s ‘«Consejo extraordinario», 29 gennaio 1767, Archivio generala centrale di Madrid, Estado 3517. »•Archivio dell’Ambasciata di Spagna a Roma, Kcal' • Ordenes 47. * • «Ha tomado el Rey nuestro iSefior con la justicia y solidos motivo* que debe suponerse, la resolución de extrañar de sus dominios a los Jesuíta*- * (Archivio di Simancas, Estado 5004).