488 Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo I. Cosi pure egli pensò ad un prosciugamento delle Paludi Pontine Di questo piano egli si occupava già nel 1759, e nell’ottobre 1760 ne fu decisa l’esecuzione.1 II famoso astronomo Lalande, testimonio non sospetto, espresse allora la sua ammirazione per il Papa che tanta cura si dava del benessere del suo popolo. In una udienza accordata al Lalande, Clemente gli chiese informazioni sopra alcune questioni tecniche relative. « Io mi permisi » narra il Lalande, « di os-servare che il prosciugamento delle Paludi Pontine avrebbe costituito la gloria del suo pontificato, a che Clemente XIII sollevò le braccia al cielo e quasi piangendo mi li Non cerchiamo la gloria, ma il bene del nostro popolo ». La relazione del presidente della provincia di Marittima « Campagna, Emerico Bolognini, che per mezzo del geometra Angelo Sani fece gli studi necessari nel territorio paludoso, era già pronta nel 1759, ma all’esecuzione si opposero le vecchie dirt.-coltà. Tuttavia Clemente non si fece spaventare: con Motuproprio del 1762 dichiarò che l’impresa doveva venire eseguita a spe« della Camera. L’alta direzione venne affidata al cardinale Cena. La morte improvvisa di questo, il 2 marzo 1763, provocò un arresto che ebbe termine solo dopoché, il 28 novembre dello «t«"^ anno, il cardinale Bonaccorsi successe al Cenci. Ma l’attuazione fini per fallire, come tentativi precedenti, contro la resistenza dei Caetani e del comune di Sezze. 3|Del resto neppure i mezzi a di-p» sizione sarebbero stati sufficienti. Già al principio del pontificato di Clemente XIII le strettezza finanziarie procuravano preoccupazioni così gravi, che i cardinali furono richiesti di parere sui mezzi di rimediarvi.4 Ma. non ostante tutte le consultazioni, lo scopo non fu raggiunto. Una ' cruda è gettata sulla situazione da tuna relazione dell’aprile 1<^-Secondo questa il debito di Stato ammontava allora a più milioni di scudi. Era impossibile far fronte agl’interessi rela 1 perchè le entrate erano solo di 2-3 milioni di scudi e mancala110 quelle risorse dall’agricoltura e dal commercio, ch’erano a di.-p*' sizione di altri Stati. * In tali circostanze non rimase altro che in taccare ancora il tesoro di Sisto V, assicurando tuttavia il ri*»r* «'Ita «»lue sarà ancor quella che si sta per Intraprendere sul Reno di B"'"*11* e di Ferrara ». Archivio di Stato di Vienna. » • del 34 ottobre 17(30, loe. clt. * Il exigni 87. i Cfr. le relazioni lucchesi in Sforza 24. 29. 30. 31. 37: MOTOSI _ * Il Cod. lai. 5*724 contiene numerosi ‘pareri degli anni 1758-5® < • d Inali e prelati, fra gli altri anche del Ganganelll, sulla estinzione del 1 (Biblioteca Vaticana). Circa le finanze cfr. Moaoxi I.XX1' 31-> ^ ( * Relazione Brunatl n Oolloredo deU'll aprile 17