360 Benedetto XIV. 1740-1768. Capitolo VII. condizioni « originarie » della cristianità, dilatavano il cosidetto diritto della corona nelle questioni ecclesiastiche a tal segno, che perfino il mite Benedetto XIV, benché cedevole fino agli estremi limiti del lecito, si lamentava della opposizione che le potenR' civili facevano a tutte le sue azioni.1 Pomba! cercò di spezzare in tutti i modi l’influsso del clero, non escluso quello del cap supremo della Chiesa, di limitare sempre più i diritti e le liberta ecclesiastiche e di sottoporre la Chiesa alla completa tutela dello Stato. Per non provocare alcun urto presso il popolo credente, nell’esecuzione di questi progetti egli si servì degli stessi orgar ecclesiastici, occupando coi suoi parenti e con le sue creature mercenarie i posti più elevati e più influenti. Frequenti furono sotto il Pombal gli atti di violenza contro i rappresentanti della Chiesa. L’arcivescovo di Bahia dovette nel 1760 venire a Lisbona e non gli fu più permesso di ritornare in sede. Il vescovo di Belem nel 1764 venne rinchiuso nel convento dei benedettini di Oporto. La stessa sorte toccò al vescovo di Coimbra e a 33 dei suoi sacerdoti; il suo delitto consiste« nella proibizione di diversi libri atei o pericolosi, quali YEncicì»-pedia francese, la Storia ecclesiastica del Dupin, il Bélisairr di Marmontel, il Contratto sociale di Rousseau e il Febronio. hjrfi venne perciò arrestato per attentato contro il potere regio, la sua pastorale bruciata ed egli stesso deposto. Tutti coloro che sotto di lui avevano acquistato in Coimbra il cappello dottorai»- lo perdettero. I vescovi vennero costretti a concedere in propri" nome dispense matrimoniali riservate al Papa. Nella stessa maniera tirannica Pombal trattò gli Ordini ; oratoriani, agostini:»*1'-carmelitani vennero richiamati dall’America e incarcerati. meglio andò ai benedettini, gesuiti, domenicani, francescani, quali passarono in massa nelle prigioni. Talvolta le vie erari11 piene zeppe di religiosi che venivano condotti sotto scorta mi!-tare. Le opere teologiche di Diana, Suarez, Vasquez, Lessius vennero proibite e vennero invece tradotti e diffusi libri dalla ( ’ condannati; così una pastorale del vescovo giansenista Fitzjam-' e il catechismo giansenista di Colbert.2 Date queste sue tendenze, un istituto come la Compagni8 Gesù doveva sembrare all’onnipotente ministro un ostacolo ¡n'°! portabile. Coi suoi cinque confessori a corte, colle sue scuole • «Xotis Ignorons *1 nos prMíressonrs ont porté les chose* an justes bornes et que cet alnis île leur puissance ait engagé les laïque* * ^ résister : mais nous sommes sûr de n’avoir jamais commis «le tels attentai* H mallín1 cela, nous n’éprouvons dans tontes les parties dn monde que des sltlons ,1 tout ce que nous faisons uniquement pour le service de Pieu c< & certainement pour d'antres lins ». Benedetto XIV a Tencin il 11» agosto lW 82; cfr. 414». * ff. r. ItUI. !,X 1*7!) 9.