Fuentes e Choiseul lavorano per l’abolizione della Compagnia. 965 posta che 'aveva presentato nel consiglio ireale in presenza del monarca circa la necessità e utilità della totale soppressione dell’Ordine dei gesuiti. Egli, Fuentes, condivideva l’opinione del duca; bisognava abolire la Compagnia, anche se non fosse composta che di angeli, già solo per prevenire le cattive conseguenze che potevano sorgere dalle fazioni prò e contro l’Ordine. Di per sè e senza una mozione del re apagnuolo, Luigi XV non si risolverà mai a tale passo. Volesse perciò Grimaldi suggerire al re che in occasione della lettera di ringraziamento per la concessione dell’ordine dello Spirito Santo all’infante lasciasse cadere una parola intorno all’abolizione.1 Altro appoggio ottenne Choiseul dal ministro napoletano. Egli non avevia,2 così scriveva Tanucci a Castromonte, mai dubitato che fosse dovere dei monarchi cattolici di purgare i loro .-tati dai seduttori di popoli e dai dichiarati nemici di ogni autorità laica quali sono tutti i monaci e specialmente i gesuiti. Se il re francese presterà orecchio alie preghiere dei Parlamenti e si unirà con tutti i principi cristiani per promuovere la totale abolizione, l’assenso o il rifiuto delle singole corti sarà una pietra di para- i *«...}• u lo que por si solo y sin ser impellilo por el Rey .S. 8„ (le quieti tiene tanto concepto. no se determinarsi jamas » (a Grimaldi il 18 maggio 17(57, Archivio generale centrale di Madrid, Eulado 3518). infatti Luigi XV resistette a lungo alle insistenze del suo ministro. • « Non intendo la difficoltà, per la quale il Ite Chr«*» resiste ail'eloquenzn di Choiseul; e fu necessaria ai nutchinanti la lettera del Re cattolico N. S. al Re i»agua a due suol fratelli, i due l’ignatclll, poiché costoro gli avevano dichiarato che non lauderebbero mal volontariamente l’Ordlne. (Cfr. sopra p. ì<5(i. S(5(ij. • Koda ad Azara 11 4 agosto 17(57, Archivio della provincia di Toledo a Madrid, Chamattin R. * • Il 30 maggio 17(57, Archivio di 8 1 m a n c a s. Eitado (¡(KM). Nello stesso scritto dice Tanucci. In contraddizione colle sue affermazioni anteriori ; • < Non creda V. E., che il maggior numero sla del gesuiti innocenti. Tutto Gesuita è un vaso di massime contrarie allo Slato, alla sovrani iti, alla nazione. L'ignoranza forse molti ne salverà dall'inferno. —— * fc la parte più considerabile di questo arresto 19 maggio 17(571 11 dichiarare 11 Gesuiti nemici delll Stati, e delle sovranità tutte, e la preghiera fatta al Be e a tutta la casa Reale d'allontanare dal servigio loro qualunque pubblico o segreto addetto al Gesuiti, e di pregare il Papa ad estinguere In tutto il mondo la Compagnia. Vedremo ora. se il Re comincerà dal far la legge, della quale è pregato. 11 Papa è cosd stolido, che è capace di resister ferreamente alle domande di sopprimere la ( '..mi«imi¡a. Questa resistenza porterà senza dubbio, che 11 Gesuiti sleno cacciati dalle Sicilie, da Parma, e da Venezia » (a Galianl il 30 maggio 17(57, Ivi).