Nuova edizione dell’indice. 267 1 Indice. Poiché « la migliore edizione dell’indice fino all’anno 1900 • senza dubbio quella di Benedetto XIV dell’anno 1758, la quale a! primo sguardo si rivela come un notevole miglioramento ». Fino a leeone XIII l’indice di Benedetto XIV anche nel riguardo formale e fatta eccezione di eventuali aggiunte, non subì alcuna nidificazione e molto meno miglioramenti, poiché al contrario col tempo si insinuarono nelle nuove ristampe non pochi e grossi errori redazionali ».1 La nuova edizione comparve con un’appo-Bolla d’introduzione del 23 dicembre 1757. Di fronte alle più artiche edizioni dell’indice il nuovo rifacimento importa in complesso un’attenuazione della severità che aveva regnato finora.3 I numerosi errori di stampa e le inesattezze delle edizioni più antiche, per lo più, sono state tolte. Il merito principale dei miglio- ■ amenti spetta al domenicano Ricchini il quale dal 1749 era segretario della Congregazione dell’indice.3 Poco dopo la costituzione sulla censura dei libri il Papa do-’ > va avere occasione di applicare i principi di prudenza e moderazione che vi venivano affermati. Già nel 1728 il gesuita francese Isacco Giuseppe Berruyer aveva tentato di rendere l’Antico Testamento più accettevole agli uomini letterati e pretenziosi della sua epoca con una esposizione colorita e quasi romanzesca -He sue storie venerande, ed ora egli rifece il tentativo anche per Nuovo Testamento. * Entrambe le imprese vennero accolte con / mde plauso: La stona del popolo di Dio dalle sue origini fino ' ii vento del Messia dopo tre anni giunse alla settima edi-; ’ne, senza contare le traduzioni in lingue straniere, ma già nel 1734 e poi nel 1757 venne messa all’indice. Ancor maggiore fu lo '«andalo suscitato dalla continuazione dell’opera dalla nascita del Messia sino alla fine della Sinagoga, comparsa nel 1753. Anche 'lui non mancarono nè il successo librario nè la contradizione: s da parte giansenista si accusò l’autore di arianesimo, nestoriani--mo e socinianismo, ma anche Alfonso de’ Liguori mise il Ber-myer nel suo elenco degli eretici. L’arcivescovo Beaumont di Parigi nel 1753, dopo la comparsa dei volumi sul Nuovo Testamento mise subito a disposizione del ' iperiore dei gesuiti parigini 10.000 scudi (écus) per ricomprare libro dall’editore, ma già troppi esemplari erano stati diffusi 1 HruiERs 14 * Cosi {> cancellata la proibizione di scritti in difesa del sistema coper-71 n° p la storia ecclesiastica del domenicano Natale Ai.kssakdro venne la-a,a libera nell'edizione di Roncaglia ecc. * Bxcbck li 880. * ‘ fr. Sommkrvogel, lìibliothcquc I 1357: KégxaVLT I Anche da parte dei gesuiti si fece sentire il malcontento. * Gualtieri «lenti 11 l* luglio 17."W. Xunziat. rii f'rauria 4irj. Archivio segreto «•»ntif icio.