Delib. ilei Parlamento di Rouen perla distruzione della Compagnia. 959 volevano, ma che la trama per la distruzione della Compagnia di Gesù era così fittamente tessuta che senza un miracolo non avrebbero trovato scampo.1 Come già riconobbero parecchi contemporanei, la distruzione della Compagnia di Gesù era solo la mèta prossima di queste tendenze, giacché la lotta principale era diretta contro la Chiesa e la Sede Apostolica, dalla cui autorità giurisdizionale le potenze civili cattoliche si sentivano limitate nei loro diritti. La lotta contro la Compagnia di Gesù è dunque una lotta contro il papato. I sovrani credevano di non possedere la sovranità integrale, fino a tanto che non possedessero il pieno ius circa sacra. Di qui le sempre maggiori ingerenze nell’amministrazione e nella giurisdizione ecclesiastica, di qui la diffusione ben calcolata di principi anticlericali mediante la parola e la stampa, di qui i modi sprezzanti ed offensivi che usavano col vicario di Cristo. Principio dominante in quasi tutti gli Stati era che tutto quello che era esteriore della vita ecclesiastica, i beni ecclesiastici come le persone, appartenessero alla sfera del potere civile. Per questo motivo nella maggior parte dei paesi cattolici venne proibita la Bolla In coma Domini che si considerava un attacco contro i diritti dei principi.3 Secondo la confessione di un violento avversario dei gesuiti, non esisteva allora alcuna potenza cattolica nella quale non si facesse valere la tendenza « di scuotere il giogo che la corte romana nei secoli della barbarie aveva imposto alla credulità infantile dei principi e dei popoli ». * Nuovo alimento trasse la lotta contro i gesuiti dai conflitti per l'esistenza dell’Ordine in Francia. Una deliberazione del Parlamento in Rouen del 3 marzo 1763 conteneva l’invito a tutto il mondo cattolico di unirsi per promuovere la distruzione della Compagnia di Gesù. * Un anno più tardi il Parlamento di Parigi rivolse al re l’invito di unirsi con le altre potenze cattoliche per sopprimere la fondazione del Loiola. * La situazione venne illumi- x Ricci, »Espulsione dalia Spagna 2. Cordar* (Ite aupprmfione 41), assicura (l'aver letto questo in una lettera del prete giansenista Cl&nent. » * Ricci loc. clt. 14t:t s. * • « Apenas hay potencia católica en quien no se noten movimientos dirigidos a sacudir el yugo que en los siglos de barbarle impuso esta Corte a la inocente credulidad de los principes y de los pueblos ». Azara n Crini aldi il 12 marzo 17C.7, Archivio dell'Ambasciata di Spagna a Roma. Erprd. 17(17. * • Pamlilt a Torrigiani il 14 marzo 17(T5, Cifre. X ttnsla t. ili Fra »Ha 518, loc. cit.; »Torrigiani a Pamflli 11 30 marzo 17(53, Ivi 4SI, (Testo olt. sopra pag. 717 n. C. » • Palla vicini a Torrigiani 11 4 settembre 1704. Cifre. Xinizia t. di Spagna 202. loc. dt. ; P. Berrlo a P. Cornejo il l’O giugno 17(16, Archivio di Simancas. Grada g Juttida 777.