Posizione di Benedetto XIV.	331
S rnili lamentanze noi dobbiamo udire ad ogni occasione e non libiamo nessun mezzo per sradicare lo sfavorevole concetto che oramai consolidato contro di noi, a meno che i nostri invidiosi rivali non cessino dalle loro querele, del che non c’è speranza. Tuttavia rimaneva il conforto della risposta del re. In questa ri-
>	a Giovanni V aveva promesso al Papa l’invocata protezione <! la costituzione di Clemente XI, aggiungendo d’aver creduto che i mi-¡onari portoghesi avessero sempre obbedito.1
   Che Giovanni V avesse interposto una parola in favore dei V' uiti. risulta dalla risposta di Benedetto XIV, nella quale questi (■»•rea di difendersi dal rimprovero d’essere prevenuto contro la
<	mpagnia di Gesù o qualsiasi altro Ordine. Egli ama, così egli
-	’ ¡ve,: i domenicani, ma condanna il contegno di alcuni di loro, i <iuali in Francia e in Fiandra si ribellano alle costituzioni pontificie intorno al giansenismo e a Quesnel. In quanto ai suoi sentimenti verso i padri della Compagnia di Gesù, egli può appellarsi a molti di loro come buoni testimoni di tutti i benefici che egli ha fatto all’Ordine nella sua quarantenne attività in Roma e nei anni della sua attività arcivescovile in Bologna. Ma se egli «leve sentire tutti i giorni che alcuni di loro si staccano dalla do-uta obbedienza verso le costituzioni di Clemente XI e XII sui r ii cinesi e malabarici, e quando egli vede che tra loro vi sono di
■	- Hi i quali, convinti della verità dell’accusa, si stringono soltanto t -Ile spalle e deplorano l’ostinazione dei loro confratelli, questo gli !- come una punta al cuore e gli fa sorgere il sospetto che appunto f* " ciò queste missioni non abbiano buon esito e appunto per questo colà non si ottengano conversioni affatto, oppure non in n^niera lodevole. Gli apostoli hanno predicato la parola di Dio •‘■mplicemente e puramente « non coperta col raggiro di occulte intenzioni e di mentali restrizioni ». * Contro i domenicani francesi *jdi si è rivolto al re di Francia e contro i gesuiti cinesi egli si rivo|ge aj re ^el Portogallo.
   Contro il richiamo di Benedetto XIV alla chiesa primitiva la risposta di Giovanni V fa rilevare * esservi però una differenza ir& i tempi apostolici e la situazione posteriore. Altre osservazioni del re si riferiscono ai « permessi » del Mezzabarba, * la proget-
  1 « s<* setnper curasse et procura tu rum observa otiti ni Corniti tut ioni«... et pu-l***‘ misionarios lusitanos obedis.se » (Lettera del 4 febbraio 1741. in Kui-sin.
 •	cit. ssO). Seguono particolari mi Soli za e altri gesuiti. Archivio di *’ r°pa c a n d a. loc. cit. n. 58; altra copia ivi 1741-1743, <Vingr. Si n. 3.
     *	Kx arce (ìnndttlplii 11 li^ giugno 1741. ivi 1737-1740, Congr. — n. •*>. loc. cit. 381.
     1 • Non coperta col raggiro di occulte intenzioni e di mentali restrizioni ». loc. cit. 882.
     ' < fr. Benedetto XIV a Giovanni V IH agosto 1742. in Kibkcii. loc. cit. 384. 1 fr. la presente o|»era. voi. XV 368.