Il trattato di Aquisgrana. 101 testa Jacquet presentò due abbozzi, nessuno dei quali però incontrò l’approvazione della Segreteria di stato. Qui si insisteva sul tenore del documento inviato il 6 luglio nel quale gli avvenimenti venivano esposti storicamente e si citavano le proteste anteriori di Clemente XI, Innocenzo XIII, Benedetto XIII, Clemente XII e Benedetto XIV. 1 II 10 agosto si mandò a Jacquet l’ordine di dare alle stampe questa protesta per potersi presentare con essa al momento opportuno e subito congegnarla a tutti, anche ai delegati protestanti, e inviarla ai nunzi di Vienna, Madrid, Parigi e Versailles. 2 L’intenzione di far inserire il documento nel verbale del congresso,3 dovette essere lasciata cadere perchè in Aquisgrana non venne tenuto un protocollo generale come nei congressi precedenti, ma ogni delegato aveva il suo proprio protocollo.4 Si cercò perciò una via d’uscita e si decise alla fine di fare registrare il documento presso il tribunale del principe elettore palatino in Aquisgrana.5 In Roma si tenne fermo alla necessità della protesta, benché i francesi, ora che era cessato il pericolo di un’investitura imperiale, sconsigliassero un tal passo.6 In ottobre, con riguardo alle contro-proposte che erano da attendersi da parte dell’Austria, si venne loro incontro fino ad ordinare a Jacquet di tenere ancora del tutto segreta la sua protesta. 7 Il 18 ottobre 1748, dopo lunghi e difficili negoziati, venne finalmente firmato dagli ambasciatori francesi, inglesi e olandesi, il definitivo trattato di pace. Il 20 ottobre si associarono a loro gli 'Pagnuoli e il 23 i rappresentanti dell’Austria. Nelle disposizioni essenziali, il trattato di ipace di Aquisgrana corrispondeva ai preliminari del 30 aprile: tutte le pretese in ogni parte del mondo vengono lasciate cadere. Gli articoli del trattato del 1718 sulla garanzia della successione ereditaria protestante in Inghilterra e sulla espulsione del pretendente Giacomo Stuart e della sua famiglia dalla Francia, vengono confermati, Francesco di Lorena viene riconosciuto come imperatore romano e la prammatica sanzione, eccetto le cessioni alla Prussia e alla Sardegna, viene ga- 1 Ivi. Il testo della * protesta emanata il 6 luglio 1748 in Nunziat. di Germania 609, Archivio segreto pontificio. 2 * Cifra a Jacquet del IO1 agosto 1718. ivi. 3 * Cifra a Jacquet del 1° giugno 1748, ivi. 4 Relazione di Jacquet del 27 luglio 174*8, in Gabampi 94. ' * Cifra al Jacquet del IO agosto 174S. 1