824 Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo VI. è, Santo Padre, tutto quanto è finora accaduto e quanto con tutta sincerità io riferisco alla Santità Vostra, confessando apertami che in questi religiosi io ho osservato solo un esatto adempiiti degli statuti del loro Ordine ed uno zelo ardente per la magi r gloria di Dio e il progresso spirituale dei fedeli ».1 In una lei* a al conte Mejorada un marchese Valle formulava la richiesta, le Cortes del regno si riunissero sotto un qualsiasi pretesto procurar rimedio ai grandi mali del momento. Non vi era fam della nobiltà o della borghesia, che non fosse tocca dai rincre -voli eventi. Si bandiva dalla Spagna virtù e scienza. « Sebi) sudditi di un re giusto, in realtà noi siamo gli schiavi delle p . sioni tiranniche dei suoi ministri ».2 Il nunzio Pallavicini era stato tenuto a bella posta dal gov< nell’ignoranza sull’andamento dell’inchiesta segreta.3 Solo d< che tutto era passato gli si permise di riferire a Roma.4 Nel!’ -sieme le lettere sono una riproduzione delle accuse sollevate con i gesuiti. • Egli dice come al suo reclamo per il procedimento u> - i • « Ksto es, sis»»' Padre, lo que basta abora lia ocurrido, y quanto m rialmamente hago presente a V» S<1 con la mas fiel confesion, de que en iv -Religiosos nunca he observado mas que una exacta aplicación al euniplinil' de su Instituto, y un fervoroso celo para el maior culto de Dios y aprovr miento espiritual de los fieles» (4 aprile 1767, Archivio di Simanr:-Grada y Justicia 777). I>a * copia di lettera porta l'annotazione : N. Ilei pliego de Mons. Nuncio para el card. Torrigiani. C'ir. * Azpuru a H«xl" 28 maggio 1767. ivi 667; • Azpuru a (¡rimaldi [senza datai. Archivio d ('Ambasciata di Spagna a Ho ma, Exped. «Sobre la expal-i :t de los I’!’. Jesuítas» 1767; * Roda ad Azpuru il 16 giugno 176(7, ivi K" Ordenes 47. * * Alcantara 14 aprile 1767. Archivio generale centrale Madrid, Estado 3513. Nel trasmettere la lettera aU’Aranda il De la M> rada osservava, che 11 nome Valle era un pseudomluo e la lettera non pr" niva da Alcántara. ma dall’Andalusia (*22 aprile 1767. ivi). * Roda, He lo que debía decirse al Papa, en consulla del Consejo extra' rimario de 29 Enero de 17C7, in Danvéla t Collabo III »28. • «Non sarebbe difficile, nè strauo che io venissi costil accusato, perchè non ho fatto uso d< 1 lettera di S. Sti dei 22 fienaio. V. 'E*a e S. S<4 sanno, perchè non l’ho fai’” Gli stessi principali interessati nel grande avvenimento non lo hanno scoper' o non me ne hanno informato. Non ne ho avuto sentore per veruna di qu< altre indagini che pratticavo. Quella unione de' consiglieri che seguiva in caldei sig. conte di A randa, nel pubblico si chiamava giunta, e non consiglio. <’•* in questo supposto niuno si figurava che ad »ina giunta si fosse per cometter? ed affidarsi interamente una risoluzione simile, ad esclusione del consigli" Quelli che la sapevano ò la conducevano, hanno, come può credere, usato tnt-gli nrtifici imaginabili per allontanare da me ogni sospetto» (Vincenti a Torri giani il 14 aprile 1767, Archivio di Simancas. Grada y Justicia 7671 * * l’allavieini a Torrigiani il 1* aprile 1767, Cifre, Xunriat. di 8poV*a 303, loc. cit. 4 * Pallavlcini a Torrigiani il 1* e 7 aprile 1767, ivi (la lettera del 7 aprile 1767 è anche nell’A r C h 1V i o di Simancas, Gracia y Justicia 767 e" Estado 5044).