408 Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo Vili. cordo coll’agente prussiano in Roma Coltrolini, a cui il re il 7 ottobre aveva dato l’incarico di ottenere il riconoscimento e le conferma di Schaffgotsch.1 Bastiani aveva un passato strano. Nato in Venezia, figlio di un povero sarto, appartenne prima all’ordine di S. Francesco di Paola. Il fratello del cardinale Sinzendorf Io aveva portato a Breslavia, ove il Bastiani si acquistò presto la fiducia del cardinale 2 e con la sua ambizione e con La sua esteriore abilità seppe guadagnarsi anche le grazie di Federico.3 Con occhio acuto Benedetto XIV dominava completamente la situazione. Appena ebbe notizia della morte di Sinzendorf. egli dichiarò al cardinale Tencin che egli non riconoscerebbe mai l'imposta elevazione di Shaffgotsch a coadiutore; riteneva invece suo compito, senza riguardo alle difficoltà, di assicurare la sede episcopale di Breslavia soltanto a persona degna. * Schaffgotsch non arrossì nemmeno ora a raccontare al Papa delle bugie ; essere egli divenuto vittima dei voleri reali « e ciò in nessun modo per supplica, preghiera, o segreto suggerimento da parte mia ». Il colmo della finzione era costituito però dall’allegato alla lettera, colla « confessione dei suoi numerosi peccati », per i quali egli chiedeva l’assoluzione. In tre lettere nello stesso giorno Schaff* gotsch tentava così d’ingannare il Papa, con una sua conversione. 5 Benedetto si mantenne nella sua posizione negativa perchè intravedeva benissimo il giuoco. Egli chiamava Schaffgotsch e Federico II « i due pilastri, sui quali poggiava il satanico edificio » degli affari slesiani. E temeva oramai il peggio. * Eg'.i era però volentieri disposto ad ascoltare il Bastiani che conosceva personalmente dal passato, e per non danneggiare la religione in un paese sottoposto ad un principe non cattolico, a fare tutte quelle concessioni che erano compatibili con l’onore della Santa Sede. : Bastiani seppe inoltre condurre la cosa con grande ai» 1 I.miman.n III n. 14. 23. Circa la posizione dell'agente prussiano lini si parleri» piti sotto. * Tu un ai I 313 8.: Knnsw in Zeitschrift /ir preutt. Oeirh. XVII d"41' 4*17; Fr. Andrea, (lior. Hat. Haitiani in Kchle*. Lrbctubildcr II (1926) 7" » I.EHMAKX II n. 1124. (146, »127, 62S. «17. Hi«. 654. * Heeckkbex I 360. Cfr. I,ehmaxx III n. 87. dove Federico II dlcbur» che il concordato tedesco noti è applicabile alla Slesia. Vedi anche • le r«u lioni di Albani a Colloredo tU>i 2S ottobre e a Ihlfeld del 4 e 25 nove® bre 1747, Archivio di Stato di Vienna. * Thei.\er I 30» ss. (20 ottobre* 1747). * IlEECKEBEK I 362 (1* e 8 novembre 1747). Cfr. TimxtR I 313. linx'Knu'N I 365 (22 novembre 1747). Nella stessa lettera il l’ap» c*'«"u nicii al cardinale Tencin che Coltrollni era stato nominato agente prussi»1'" in Roma e si era legittimato come tale.