574 Clemente XIII. 1758-1769. Capitalo III. scussione generale, in cui si trovarono contrapposte le opinioni più contraddittorie sull’Ordine stesso. Furono quindi pre» ntati alla cancelleria di corte due memoriali, l’uno favorevole, l'altro contrario. Contro i gesuiti si pronunciò principalmente il conte Haugwitz, che fin dal principio fu lo sp'rito dirigente nel Consiglio di Stato. Dello stesso tempo esistono nell’archivio del Consiglio di Stato una serie di memoriali su progetti di riforme ecclesiastiche, tutti basati su! presupposto, che riformare la Chiesa sia compito dello Stato. Ordinanze imperiali limitano l’accettazione di candidati agli Ordini religiosi e l’alienazione di beni di conventi; spunta::" piani di una secolarizzazione generale. Allo scadere dell’indulto pontificio per la tassazione del clero austriaco, il Consiglio di Stato nel 1768 dichiara che una licenza pontificia è superflua, e quindi le imposte continuano ad essere percepite.1 II 1" ottobre (Mio stesso anno una ordinanza sottopone scomuniche papali al Pia et governativo, ciò che equivale ad una soppressione del potere *li scomunica ecclesiastica. Per una fondazione d’università ì^r opera di gesuiti viene messa come condizione che le cattedr n n teologiche, eccetto quella di diritto canonico, siano tenute da professori secolari, non s’insegnino probabilismo e casistica, inveì«* diritto tedesco e storia del diritto in lingua tedesca. ' Anche .n caso di proposte di censura contro libri ostili alla Chiesa il <'•■»»* siglio di Stato si adopera a mitigare. Nel 1769 viene soppr«.....>1 diritto di asilo ecclesiastico e resa dipendente la validità dei testamenti di ecclesiastici dalla loro presentazione al governo irsi0* naie. Una proposta della cancelleria di corte per la diminutio'ie delle processioni e confraternite viene dapprima respinta dall'imperatrice. ma dopo anni approvata, bensì con limitazioni imputanti. 4 Alla proposta, pure sostenuta dalla cancelleria di corte, di celebrare tutte le feste di consacrazione delle chiese in una ste.-sa domenica, si oppone il Consiglio di Stato per motivi di economa politica. A fin di regolare unitariamente i diritti di stola il Consiglio di Stato risponde a rimostranze del vescovo di Passavia, il sovrano territoriale può stabilire le tasse che i suoi suddi-1 debbono sborsare.'1 Anche per la diminuzione dei giorni di i<" •’ il Consiglio di Stato nel 1769 intavola trattative con Roma, che negli anni seguenti ebbero altresì successo.* » Ivi 40. = ivi ÒO. » Ivi * Ivi 51. » Ivi. « Ivi 52.