Espulsione dei gesuiti. 003 d’esilio la colonia portoghese di Angola in Africa, 1 ma già nel luglio da Parigi era trapelata la notizia, che il Pombal aveva intenzione di spedire i gesuiti in Italia. Data, però, la forma sar- ■ astica, in cui la notizia era data, il Torrigiani credette che si trattasse di uno scherzo male a proposito del ministro Choiseul.5 II primo trasporto era già in alto mare, allorché apparve il 5 ottobre 1759 un editto regio colla data del 3 settembre, che, ripetendo le note accuse, condannava tutti i gesuiti come pubblici ribelli e traditori all’espulsione dal paese e proibiva loro sotto pena di morte il soggiorno nei territori portoghesi. La stessa pena doveva colpire tutti quelli che dessero loro ricetto o mantenessero con essi rapporti orali o scritti.3 Una lettera di contenuto analogo fu inviata nella stessa data al Cardinale patriarca ed a tutti i vescovi del paese. Il Saldanha pubblicò nello stesso giorno una pastorale, in cui, riferendosi alla regia circolare inviata precedentemente, ammoniva i fedeli a non tenere nessun rapporto con i gesuiti espulsi. La visita essere rimasta senza successo; invece di ritornare all’osservanza del loro santo Istituto, essi avevano trascurato sempre più i loro doveri. I fedeli unissero '! loro preghiere colle sue per implorare a questi infelici traviati la grazi» della conversione.4 Nell’ultima parte del suo decreto il re ai gesuiti più giovani, che non avevano pronunciato ancora gli ultimi voti e quindi non erano ancora iniziati alle cattive dottrine dell’Ordine, aveva consentito per clemenza reale di rimanere in paese, purché si lasciassero sciogliere dai loro voti dal cardinale Saldanha come visitatore generale dell'Ordine. Se questa risoluzione era calcolata per evitare l’apparenza della crudeltà, poiché tutti questi giovani era ■^possibile avessero partecipato ai pretesi misfatti, d’altra parte e*sa mirava a portare un nuovo colpo al prestigio della Compaia, ove riuscisse d’indurre ad uscirne i suoi membri più gio-'ani. In una ordinanza dell’8 agosto 1759 il Saldanha aveva inco-^igiato tutti a presentargli apertamente preghiere e reclami ; egli ascolterebbe paternamente i loro desideri e li soddisferebbe 1 Sulla notizia, eh»- il re <11 Portogallo avesse fatto deportare unii parte gesuiti in Afriea. l'Oefele completamente allenato dai Resulti compose il -niente • distico: aTranstalit in I.ybleas Socio» Iowphus areuas Ne eareat •'"<1*1 rls Afri<*a terra novi» Hae 1*1* No*, cecini » ( Ot frit timi l>] [liadlj, I1**- ultima, ¡«-zinne dei manoscritti delia Biblioteca governativa di '•»a a co). Cfr. anche Mirb lui. 3 1 fr. aspra p. .W n. 2. 1 Testo in [IIiKnl I 114»».. trad. tedesca in (KLAI'hi>0i II Xsl **. l’er la ,L>'a cfr. Acciaioli a Torriximii II » ottobre 17-Vi. In Romaico 117 u. 1. * (Rike«1 1 11**».: IKiusim.1 II 3s7*>.