Sounenfels. 571 s;a, i membri ecclesiastici della commissione esitarono alquanto; ma Swieten stette fermo, che non si poteva far nessuna differenza fra edizione latina e tedesca. L’imperatrice gli dette bensì ragione su (|uest’ultimo punto, ma nel resto si allontanò dal parere di lui. Il 10 dicembre 1764 es¿a fece ordinare per mezzo della cancelleria di corte alla censura di sopprimere dovunque l’opera in ambedue le edizioni. Lo Swieten ottenne in seguito solo una mitigazione dell’ordinanza, ridotta a divieto semplice,1 ma fece coll'imperatrice l’offeso tenendole il broncio. Maria Teresa cercò di rappacificarlo; tuttavia il « Febronius » venne permesso solo dopo cinque anni limitatamente ad eruditi « e altri compratori discreti ». * Un principio simile venne applicato dalla commissione, d’accordo coll’imperatrice, già nel 1766 colle giusnaturalistiche libero-pensatrici « Institutiones iuris divini » del Thomasius. L’anno seguente il Migazzi protestò contro un nuovo periodico settimanale di Sonnenfels — due precedenti erano già state proibite per la loro critica troppo aperta — il quale portava il titolo significativo « L’uomo senza pregiudizio ». In un saggio sul diritto di asilo l’editore faceva critiche spregiative dei diritti e costumi eccle--ia