306 Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo VII. formazioni sugli avvenimenti del Maranhào, mentre il Pombal sostiene di aver le prove in mano. « Sarebbe veramente t* rapo, continua, che le metta fuori, dopo averlo fatto sperare quasi giornalmente per tanti mesi. E ciò tanto più che egli doveva ben pensare che i suddetti religiosi, in seguito alla loro sacra istituzione, sono soggetti all’autorità ecclesiastica e, secondo la prescr:/. ¡ondi tali leggi, le accuse contro di loro devono venire esaminati anche da questa autorità ». * Il 18 gennaio 1758 Archinto, benché non fosse granché amico dell’Ordine, invita il nunzio ad appoggiare e proteggere i gesuiti nel Portogallo, assicurando che in ciò poteva contare sul consenso del Papa.2 Già l’8 ottobre 1757 in Lisbona era stata compilata un’istruzione per l’ambasciatore portoghese in Roma, la quale doveva giustificare innanzi al Papa e alla Curia la cacciata dei conf -^ori dalla Corte. Le accuse sono di nuovo le solite genericità: disobbedienza alla Chiesa e allo Stato, calunnie contro il governo, avidità di danaro, di territori e di potenza; perfino dall’Ordint* dei templari, pur soppresso per il suo contegno, era stato dato meno scandalo, giacché esso non aveva, come i gesuiti, istituito ielle repubbliche, subornato i sudditi, nè aspirato ad impadronirsi d'intieri regni, come avevano meditato di fare i gesuiti e com’e i in pochi anni avrebbero anche raggiunto, se il loro proposito non fosse stato scoperto a tempo. Di nuovo torna l’affermazion che in un decennio colle loro calunnie dal Maranhfio fino all’Uruguay, coi loro collegi e colle case professe, col loro fiorente commercio, sarebbero diventati così forti, che nessuna potenza d’Europa li avrebbe più potuti scacciare. Ora i missionari trovavano protezione presso confessori di Corte e perciò il re si era visto costretto a licenziarli e proibire a tutti i gesuiti l’accesso a Corte. Volesse il Papa prendere dei provvedimenti efficaci, affinchè un Ordine il quale rende alla Chiesa tanti servizi, non vada del tutto in rovina in causa della corruzione dei costumi dei suoi membri e per lo scandalo generale che esso ha dato coi suoi eccessi ; lontani da ogni ingerenza in affari politici e in aziende commerciali, liberi dalla rovinosa smania di dominare le Corti, i gesuiti p