Maupertuis, Genovesi. 155 Il posto invero era già coperto ;1 Maupertuis godeva però ancora nel 1756 la benevolenza del Papa,2 che talvolta cercò di servirsi del suo influsso su Federico II, in favore dei cattolici slesiani.3 Un altro membro del circolo letterario del re prussiano, il conte Francesco Algarotti, scrittore piacevole, ma personalità tutt’altro che ineccepibile,4 mandò nel 1751 al Pontefice uno dei suoi lavori5 e ricevette perciò un breve, che egli mostrò trionfante al re di Prussia. Per gratitudine il Papa ricevette poi dall’Algarotti l’elogio che Federico II era grande come guerriero e Benedetto come principe della pace.s Non meno stupiscono le relazioni amichevoli di Benedetto XIV col napoletano Antonio Genovesi, il quale più tardi prese un indirizzo totalmente contrario alla [Chiesa.7 Nel 1747 Genovesi pregò il Papa di accettare la dedica della sua metafisica, per la quale circa i miracoli e le (profezie molto aveva preso dalle opere di Benedetto XIV ; volere egli giovare alla religione contro i torbidi spiriti oltramontani.8 Benedetto accettò subito la dedica.9 Genovesi ringraziò 'pieno di gioia, inviò « al primo giudice nella Chiesa e al grande dotto » anche la sua « logica » ed espresse il proposito di scrivere un’opera teologica.10 Nella sua lettera di ringraziamento per la « logica », della quale il Papa aveva letto qualche cosa, egli prese l’autore in parola di voler scrivere anche su questioni teologiche.11 Egli incoraggiava in genere molto volentieri, 1 ^edi il concetto del »Breve a Maupertuis del 19 marzo 1749 (loc. cit., •!,8), nella quale il Papa rileva che Maupertuis poteva contare sulla sua benevolenza. 2 * Lettera di Maupertuis, datata Berlino 23 marzo 1756 (ivi), nella quale flaçrazia in termini esagerati per un « présent inestimable » (certo un libro ’*“* PaPa) e osserva che egli è « comblé des bienfait du pape ». 3 Heeckeren I 264. 4 Cfr. Michelessi, Mem. int. alla vita A'Algarotti, Venezia 1770. Molto ^Premente su Algarotti giudica Maynard, Voltaire, (Parigi 1867) ; vedi anche •ttSACK, loc. cit., 253 s. 5_'pdi la »Lettera lusinghiera di Algarotti, datata Berlino 28 novem-,r‘' 17g°- in Priìic. 239 pag. 207, loc. cit. 6 * Lettera di Algarotti al Papa, datata Berlino 6 febbraio 1751 (ivi ly1" 13)9) alla quale è allegata la lettera di Federico II del 20 febbraio 17511 j s,i'e> che qualifica il Papa un «grand homme» (Œuvre* de Frédéric ,, ,^(and X^'I1I 78). In una »lettera, datata Venezia 12 maggio 1754 (loc. cit., - > Algarotti osserva che la malattia lo aveva trattenuto dal venire a Roma. l’itoseli II li; G. M. Monti, Due grandi riformatori del '700: .4. Geno-V.°- fintanti, Firenze s. d. [1926]. àttera, in data Napoli 8 luglio 1747. Prive. 239, p. 287, Archivio , »r • to Pontificio. io * |’leve del 14 luglio 1747, ivi p. 2S9. «tn .. '^tera, in data Napoli 15 agosto 1747, ivi p. 290; »Breve del 29 ago-u17^' ivi p. 291. Breve del 29 agosto 1747, ivi.