Caterina II e la dieta. 521 Circa il richiamo delle Potenze estere alla loro qualità di garanti della pace di Oliva, una lettera di risposta dei deputati polacchi al Benoit1 provò quanto esso fosse ingiustificato. Venne twosi accordata allora ai dissidenti libertà di culto, ma espressa-mente secondo le leggi dello Stato », e la legislazione d’allora non aveva menomamente concesso i diritti ora pretesi. Inoltre quelle proposizioni riguardavano soltanto i dissidenti delle città prussiane, per niente affatto quelli dell’intero Stato. In. nessuna parte «i trovava una designazione della Prussia quale garante del trattato; essa piuttosto aveva allora vivamente sconsigliato ai po-lacchi di accettare un garante estero, ufficio desiderato dalla Svezia. A proposito delle ultime leggi sui dissidenti dal 1717 in poi nessuna voce estera si era elevata; proprio le Potenze protestanti e ortodosse avevano preceduto nella prassi di privar dei diritti * persone di altra credenza, con ottimo esempio e successo. Vi furono ancora alla dieta prolisse trattative, fra i vescovi, tra il re e gli ambasciatori.! Alla fine le richieste dei dissidenti furono respinte novamente; si rinnovarono invece le leggi di protezione e furono accordate ad essi talune facilitazioni nell’eser-cioo della loro vita religiosa, riguardo alla costruzione di chiese, »1 culto, alle sepolture e ai diritti di stola. I privilegi della nobiltà «toli'-a rimasero intatti. * L’effettuazione, dunque, dei desideri russo-prussiani si era inorata, in un doppio attacco, irraggiungibile per la via ordinaria fclla costituzione. Ma nella vita politica della Polonia vi erano vie straordinarie, che insieme con i mezzi della violenza Torà sotto apparenza pacifica promettevano di condurre al suc-f*wo finale. Caterina II in una lettera al re polacco non risparmiò biasimi mancanza di risultati della dieta trascorsa. * Colla sembianza *"u innocente essa prometteva solennemente di adoperarsi con atti-tanto maggiore per il bene e la felicità del popolo vicino: •^tchè le richieste dei dissidenti non avevano carattere religioso, ^ civile, nessuno poteva sospettare la zarina di voler intaccare ^ qualsivoglia modo l’indipendenza e gl’interessi della Polonia. Wjindi essa proponeva a Stanislao Augusto di tenere una dieta ^•idinaria di pacificazione nel 1767. E la dieta fu convocata *“ettivamente. •vi 1 Ho 8«. t'fr. la ili-moria In Beshietti 98. ’J1 Visconti riferisce particolareggiatamente in proposito il 20 noveni- * l'06. Thkiseb IV 2. 10K ss. v 1 *r- gli estratti degli atti dietali del 29 novembre 1768, inviati dal Vi-!i • Konia. Ivi 129; Iassscs 05* s. * *ua lettera, del 3 febbraio 17tì7. ed una analoga del Panin al Repnin, IV 2, 151 ss., 155 ss.