658 Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo V. e 6 agosto 1762 mandarono all’aria tutti gli accordi. 1 C del 1763 l’isola di Dominique toccò agli Inglesi, che s’n ir nirono dei beni dell’ Ordine e li vendettero con un grò dagno.2 I possedimenti delle altre stazioni missionarie messi sotto sequestro come nel territorio della madrepat cese.5 Furono bensì emesse numerose patenti regie e parlamentari per il rapido soddisfacimento dei creditori L> va'.ette, che ora si erano associati per far valere eflìe. i loro reclami; ma precisamente la moltiplicità delle or fa capire la difficoltà del problema, poiché i beni dei gesui >r. • solo strettamente sufficienti al mantenimento delle scuole • minari e delle altre fondazioni.5 Secondo tutto quanto creditori furono gravemente danneggiati nei loro reclami, gli impiegati che presero parte alle esecuzioni forzate chirono. * 3. Nella lite per i debiti del Lavalette ambedue le parti richiamate alle costituzioni dell’Ordine: i creditori per 'T; ficare le loro pretese, i gesuiti per respingerle.T Sotto il 1 !e*t0 di voler esaminare i motivi apportati il Parlamento, su r dell’abbé Chauvelin, ordinò il 17 aprile 1761 che i gesu: • segnassero ai tribunale una copia deH’ultima edizione del. tutum, Praga 1757, affinchè questo potesse appurare se i « Prwtrel, il successore del l>e la Marche, aveva venduto l ,M : nari all'isola di I>omlulque a mercanti Inglesi per 8NO.OOO lire: aitosto li con 1 fondi ad essa appartenenti » CSoirixiEB. Le* Jfmitc* à Martciltc. A' Marsollle ls»l, li«). .u * • Parafili a Torrlglanl 11 20 aprile 1761. Cifre, Xunziat. di Archivio segreto pontificio.