308 Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo VII. ed ai cardinali1 la famigerata pubblicazione « relazione abbreviata ».1 Come Almada scrive al ministro degli esteri Da Cunh* il 9 marzo 1758, * in una udienza presso Benedetto XIV egli tenr. un linguaggio molto risoluto: qualora il Papa non applicasi rimedi energici, il re farebbe uso di quel supremo potere che in casi simili concedono il diritto canonico e civile. Aver ciò fati impressione su Benedetto. Allora l’ambasciatore moderò akiuant" il suo discorso, ma finì col porre al Papa l’alternativa: o completi distruzione o severa riforma.4 Dato tutto Patteggiamento che Benedetto XIV soleva urei -dere di fronte ai principi civili, era quasi naturale che egli non desse al re una risposta negativa. Il 1° aprile 1758 egli nomir il cardinale portoghese Francesco Saldanha a riformatore e vi.» latore dei gesuiti portoghesi. Come segretario dei Brevi il cardinale Pas3Ìonei aveva dovuti' abbozzare anche il decreto per Saldanha. Le osservazioni del Par-sull’abbozzo del Passionei8 riflettono chiaramente l’imbarazzo, in i [IIiker] I 22-41. * Retac&o abreviada. » • Mg. Carte ilei se sii iti, Lu*U. 110. • • « Ou total cxtiiK.&o oli lumia riguroza reforma ». » * Iiimandiaino al Nostro dejjno card. I'assionei l'annesso Breve <1 I'1 r tognllo che ineritn ogni lode come meritano tutte le opere del predetto N'-l! enrdinatc: ma perchi- esso non 6 in tutto c per tutto inteso di (pianto «ut™-è d'no|K> che abbia l'avertenza a quanto Noi siamo in procinto di snf-vr'r‘ Il He di Portogallo ha la pretensione, che quanto dice ed espone nei r corsi che fa alla Santa Sede, si abbia l>er una verità talmente sicura, ebe D‘‘® sla lecito 11 prendere da qualsivoglia veruna informazione, il che certa«1’; r 1 ima cosa assai dura e contraria anche alla practica di tutte le altre corti. lasciano la libertà di cercare le informazioni per saliere se l'espost« * ,fr Ma perché non compio in veruna maniera, il disgustare 11 Ite di I*ort ancorché 1 PP. Gesuiti mostrino un decreto fatto dal Ite Filippo V di Spsi^ che nell'Indie aveva lo stesso interesse che li Ite di Portogallo, ed in 1 h-assolve 1 Gesuiti da tutte le Imputazioni, che sono appunto quelle che a loro dai Portoghesi presentemente si oppongono, è d'uopo garlx'S--' E perii venendo alla pag. 1 del ltreve. parerebbe che si dovessero b-'*1 le parole rigate, come troppo forti ed Irritanti. Rispetto alla pag. 2 e 3 parerebbe che potesse bastare il dire avere il '■ dì Portogallo esposti vari inconvenienti, che sono nelle provinole de ri suiti del Portogallo e delle Indie, allo stesso Ile sotto|»ste. ed essere stl'' 1 stato informato 11 pubblico di quanto è successo, e va succedendo, me*!*31 un volume dato alle stampe, consegnato a Noi e distribuito a tutto li Collegio, facendo Istanza a Noi. che prevedessimo al male; abbiamo ere»*-non esservi mezzo più adatto e più decoroso per la Compagnia di Noi per altro amiamo con viscere di Padre, che il deputare un cardlnab' n Noi somministri i lumi necessari per poter prendere le opportune pn>vMrt* in quella guisa che, quando in Roma v’è stato bisogno di provederc al dlnl. sono stati soliti 1 Romani Pontetlci di de|>ulare uno o più col consiglio de' quali si è |>ol dai Romani Pontefici posto 11 dovuto ri--“'