486 Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo I. granaglie,1 si dovette paigare un prezzo doppio dell’anno avanti.; Così non rimase che intaccare il tesoro di Sisto V in Castel S. Angelo per comprare grani a ogni prezzo, anche al più alto. Fu tolto al tesoro mezzo milione di scudi,3 ma esso non bastò, dim< doch>‘ in agosto si dovettero applicare in Roma e dintorni per un anno le medesime imposte che Benedetto XIV aveva stabilito ne! 1743 per una situazione analoga. * Anche da parte di avversari ii riconosce che il governo del Papa fece allora tutto quanto era in suo potere per mitigare le angustie spaventose. Non può sorprendere il fatto che ciò non riuscisse completamente, perchè il credito era scosso e i mezzi limitati ; inoltre mancavano allora le conoscerne necessarie di economia politica, dimodoché nell’azione governativa contro la carestia gli errori erano inevitabili. Vi furono anche governatori senza scrupoli che assunsero essi medesimi la speculazione sui grani proibita ai proprietari fondiari e ai commercianti, e se ne servirono per arricchire.s Da principio i poveri erano stati ricoverati presso S. Teodoro e in Borgo Sant’Angelo, più tardi il Papa fece sistemare ricoveri per gli uomini nelle Terme di Diocleziano, per le donne ed i fanciulli presso S. Anastasia. La cura spirituale dei primi fu affidata ai gesuiti, dei secondi a preti secolari. Sino alla fine di ma?K>' • quando finalmente poterono incominciare i lavori agricoli, si prò'-vide così a 8000 romani bisognosi ; tutti al momento del loro congedo ebbero un’elemosina di pane e danaro. Il medesimo accadde nell’esodo dei forestieri, il cui numero viene dato in 6000. * 11 rese grazie al Cielo per il termine delle tribolazioni con una processione il giorno di Pentecoste, 11 giugno 1764.7 Clemente XIII, per evitare in futuro una dipendenza ■ ' dall’estero, cercò fin dal 1765 di costringere i grandi propri«t»r‘ della campagna romana a una coltivazione di grano più intensi'*-ma il cerchio dei latifondisti era troppo forte perchè il piano P1^ tesse effettuarsi. * Alla mancanza di grano nell’estate l?®® dovette rimediare coll’importazione dall’estero; la spesa, di me»0 1 Ne vennero specialmente ilalln Sardegna c dal Piemonte: vedi il ’ di ringraziamento a re farlo Emanuele di Sardegna del 21 aprii«' Epi*t. VI. Archivio segreto pontificio. * * Vita «li Clemente XIII, loc. cit. * * Relazione Brunati a Colloredo dell’ll aprile 17«‘>4. loc. cit. * Novaes XV 83. » Bbosch II 12B. « Novaes XV 75KS2. * Ivi. 79 ss. » De C.I PI8 321 ; Remoki 87. * • Relazioni di Azpuru a tìrUnaldi del 31 luglio. 7. 21 e 28 ag"»*" Archivio di Simanca s.