Nonne segrete ai funzionari sulle modalità deH'espulsione. 80!) 7. Colla data 20 marzo 1767 venne inviata ai funzionari una circolare, che conteneva l’ordine di non aprire il plico accluso sigillato prima di giovedì 2 aprile, ma di mettere allora ad esecuzione gli ordini contenutivi. Prima del termine stabilito non si doveva dare comunicazione a nessuno del ricevimento nè della nota, nè del plico segreto. Qualsiasi trasgressione sarebbe stata punita come violazione del segreto di ufficio e negligenza nel servizio del re. 1 II plico sigillato conteneva un esemplare tanto del dt reto (di espulsione del 27 febbraio 1767 2 quanto dell’istruzione del conte Aranda.s Secondo questa il funzionario esecutivo doveva per mezzo della milizia locale occupare durante la notte tutti gli accessi ai collegi, riunire tutti i gesuiti, dar loro lettura del decreto di espulsione e registrare in una lista i loro nomi col grado nell’Ordine. Quindi doveva procedere al sequestro degli archivi, biblioteche, lettere, scritti e carte di affari, prender possesso di tutti i capitali e oggetti di valore, come pure chiudere la suppellettile d’oro e d’argento delle chiese per farne più tardi l’inventario. I novizi dovevano essere raccolti divisi dagli altri in ca-^e, ove potessero decidere in piena libertà, se volevano seguire 0 no i Padri; ma si doveva far loro intendere, che l’espulsione era irrevocabile e che non riceverebbero nessuna pensione. Tutti 1 gesuiti entro le ventiquattro ore dalla comunicazione del decreto dovevano partire sotto scorta militare per i loro posti di raccolta. Ognuno poteva portar con sè i suoi vestiti, la biancheria, il breviario, libri di preghiera, tabacco e cioccolata. Quelli che eventualmente non potessero essere trasportati dovevano esser condotti in conventi non devoti ai principi gesuitici; colà essi dovevano essere esclusi da ogni rapporto con i religiosi e il mondo esterno. Nelle scuole si dovevano collocare subito invece dei gesuiti preti secolari, che non fossero seguaci della loro dottrina. Alla fine venivano indicati esattamente per ogni collegio ■ itinerario, il primo posto di raccolta e il porto di partenza. * » Ivi 3. * Ivi 1. * Ivi 6 ss. * Nella stessa notte si doveva Intraprendere a Madrid l'inventario delle '■liicsc gesuitiche. Ma il vicario generale, che l’Aranda con * lettera del 31 tnar-Tn 17f57 (.Viniziai, iti Spagna 308. loc. cit.) aveva invitato a venire da lui alle 1/2 di sera, si scusò colla mancanza di poteri (• Compendio suhstanclal de Passa do anoche (31 marzo 17671. ivi). L'arcivescovo gli ordini) di obbedire, ,,la di riferire al nunzio, che impartì l'autorizzazione (* Papel de orden dada >"*r el cardenal a su vicario, 1* aprile 1707. Ivi : • il cardinale arcivescovo di 1 «ledo a Clemente XIII il 4 aprile 1767, Archivio di S I m a n c a s, Ora-r*o V J untici a 777).