968 Clemente XIII. 1758-1769. Capitolo VII. dar semplicemente atto della comunicazione.1 Due mesi più tardi Pombal tornò sulla faccenda e sollevando le più fantastiche accuse contro i gesuiti, rilevò che la loro soppressione era assolutamente necessaria e più urgente di quello che si credesse; per ottenere il bene della Chiesa e la sicurezza dei principi non bisognava rifuggire nemmeno da mezzi straordinari.2 Grimaldi rispose riservato che il suo sovrano era pronto a collaborare, ma che prima conveniva ponderare il tutto con attenzione, special-mente quello che si volesse fare qualora, come era d’aspettarsi, Roma non prestasse ascolto alle preghiere.3 II ministro portoghese rispose soddisfatto che questo punto era così importante che per esso bisognava lasciar da parte tutte le differenze; anche se entrambe «e Corti non fossero state in amichevoli rapporti. Egli stesso compilerebbe un promemoria e il procuratore della Corona presenterebbe una relativa proposta al re. Egli farebbe arrivare entrambi i documenti al gabinetto spagnuolo. * In data 27 agosto Pombal diresse all’ambasciatore portoghese in Madrid un lungo scritto nel quale in 37 articoli ripeteva le vecchie accuse contro la Compagnia di Gesù, cominciando dal-l’arianesimo fino agli attentati e alle ribellioni degli ultimi anni. Per distruggere il nemico comune appariva necessario che il re del Portogallo si alleasse coi sovrani della Spagna e della Francia onde con energie unite la curia romana venisse costretta dalla forza a metter ragione. A tale scopo, senza ulteriore dichiarazione di guerra, bisognava occupare il territorio pontificio e restituirlo appena quando il Papa avesse abolito l’Ordine e avesse severamente punito i nemici dei monarchi, come Torrigiani e Ricci. * Nella lettera accompagnatoria, colla quale consegnò il documento, l’ambasciatore portoghese rilevò che il suo signore considerava la Compagnia di Gesù tanto degenerata, che non era più d’attendersi un miglioramento, per cui aveva l’incarico di entrare in trattative intorno alla sua soppressione. " Anche la regina portoghese Marianna Vittoria, certo non senza influsso del Pombal, cercò d’indurre suo fratello Carlo III ad un comune procedimento nell’affare della soppressione, poiché altrimenti non » • 21 maciio. ivi 7290. Cfr. * Almodovar a Grimaldi 8 maggio 1767. ivi 3 • Almodovar a Grimaldi il 7 luglio 1767. ivi 5034. » • Grimaldi a Almodovar il 17 giugno 1767, ivi. * • Almodovar a Grimaldi il 2S luglio 1767, Ivi. « • Pombal a Ayres de Sa e Mello il 27 agosto 1767. ivi. li dispaccio al quale era aggiunto 1 Petlçao do remrno del procuratore della Corona e il Compendio eh fonologico analptico, sembra siano stati spediti appena al principio di settembre. Cfr. * Almodovar a Grimaldi il 1* e 8 settembre del 17(57. ivi, 7288 risp. 72S9: •Grimaldi a Fuentes il 12 ottobre 17(17. ivi 4560. p. 941***. « Ayres de Sa e Mello a Grimaldi il Ü settembre 1767. ivi 5054. Ofr. Dt'K* nella Zcitschrift fiir kalh. Theol. XXII (1898) 433 s.