Tensione con Genova. 1009 taglia di 6000 scudi per chi lo arrestasse; dapprima egli doveva venir portato in una delle piazze forti che nell’isola erano ancora in mano dei genovesi e poi di là a Genova. Il Papa diede notizia ai cardinali di questi avvenimenti1 in un concistoro del 7 maggio 1760; il 15 dello stesso mese dichiarò nullo l’editto della repubblica 2 e se ne lagnò in un Breve del 17 maggio diretto al doge e ai governatori.3 II re di Napoli per mezzo di Orsini si offerse come mediatore; alle condizioni proposte il Papa rispose che Genova volesse revocare l’offensivo editto contro di lui e che egli poi richiamerebbe senza far rumore il visitatore. 4 "La lottai terminò col cessare del dominio genovese sull’isola. Le accoglienze onorevoli fatte dal Paoli al visitatore come l’atteggiamento ostile della repubblica potrebbero destare l’impressione che in Genova lo si fosse considerato uomo di parte. Clemente XIII gli aveva dato l’esplicito incarico di curarsi solo di cose religiose e di lasciare da parte tutto quello che era politico. 5 De Angelis rimase ancora quattro anni in Corsica e tornò a Roma appena nel 1764.0 Non passò molto tempo che di nuovo il Papa ebbe motivo di lagnarsi nei termini più vivaci per un nuovo atto di violenza dei genovesi. È possibile, scriveva egli, ' che essi avessero dimenticato in tal grado la pietà che esercitavano cosi zelantemente i loro antenati ? Sono essi veramente tanto deviati dalla devozione verso la Chiesa e il Papa romano da non trovar gioco più divertente di quello di opprimere il potere divino della Chiesa e cagionare alla Santa Sede un sempre più acuto dolore? Tali pubbliche lamentele avevano ben ragione di essere. Il generale dell’Ordine dei serviti aveva mandato in Corsica uno dei suoi soggetti per visitare i conventi dell’Ordine. Ciò dispiacque a Genova perchè, come dice il Papa, " si pensava colà di poter ridurre i Corsi più inclini alla soggezione, se si rifiutasse loro ogni soccorso ecclesiastico. Ora il Generale richiamò il visitatore; ma circostanze che non dipendevano da lui impedirono a costui di partire subito. Benché dunque nè il visitatore nè il Generale e molto meno l’Ordine dei serviti avessero una colpa > ivi 350 s. » Ivi 356«. * Ivi 353 ss. * NoyaH-s XV 52 : Botta loc. dt. 354 s. » « Ea Visitatori mandata dediinus, gtme ad spirituale!» tantum illarum aut pcrditarum aut pcrlclitantiuin ovium salutoni pertincrent, nibll praetcrea cnraret, imino se abstineret. ab lis. quae rootus turbasque illue iamduduni exortas respicerent. Bull. Coni. Ili 35L « Botta 358. * All'arcivescovo di Genova il 22 ottobre 1703. Bull. Coni. Ili 826. » Ivi n. 3. Pastor, Storia d*4 Papi. XVI, X. 64