338 Benedetto XIV. 1740-1758. Capitolo VI. che non fosse pienamente ossequioso e scrupolosamente obbedienti alle costituzioni pontificie e alle prescrizioni dei vicari apostolici e niente poteva riuscire più amaro ai missionari che quello di venire dipinti in Europa come disobbedienti.1 Come il generale dei gesuiti anche i superiori generali degi; altri Ordini dichiararono in una propria lettera alla Propaganda obbedienza alla Bolla sui riti.2 Ma subito sorse di nuovo un» differenza d’opinione sopra la portata delle prescrizioni d Bene-detto XIV. Qualche cosa infatti era stato permesso tanto nell* Bolla di Clemente XI quanto più tardi dal Mezzabarba, come per esempio, le tavolette col solo nome del defunto e con una spiegazione aggiunta. Ora se i permessi del Mezzabarba venivano dichiarati nulli, non si poteva più usare nemmeno quello eh* aveva concesso Clemente XI? Il vicario apostolico di Seminìi e Sciensi Eugenio Piloti, vescovo titolare di Portimàa, i gesuiti « Pedrini affermavano che il permesso di Clemente XI continuava a sussistere, il francescano riformato Gabriele di Torino, invec*. il quale prima aveva permesso un semplice omaggio innanzi agl; antenati defunti, ora non voleva più sapere di tali distinzioni t chiese il permesso di poter tornare in Europa, qualora non gli si permettesse semplicemente di obbedire al Papa. * I>a contesa non ebbe per il momento altre conseguenze. Ma quando alcuni anni più tardi sorsero gli stessi dubbi, la Propaganda respinse l’interpretazione più mite e biasimò che si voi«« ancora lavorare d’interpretazione intorno alle decisioni pontificie. Per onorare i defunti era permesso di seppellirli, di c®n' servare il loro ritratto e le insegne del loro ufficio, di affiggi iscrizioni che ricordino le loro opere e i loro uffici e, presso i defunti cristiani, tutte quelle cerimonie che sono in uso nelle chi»«' » • « Orca obedlentlam pontlfldis decretls. quod caput etse IntelIU ■ qoit Rev. ndm. Paternità» V. favet re«-Ire, nullum ex nostri» sci*'. I" accuratissimo atque, ut Ita dietim, scrupulose SS. Pontlficum Consti'" atque Vlcnrlornm Apostolloorum statuti» respective pienissime obedi' morlucriim se praebeat. prout consclentiae suae ratlones et Società! i- ■> ^ bontim postulant. Certe nihil gravina nos percelUt, ntillaque In opere soluti poena gravlor nos exercet. quatn quod in Europa ha beri no* e< 1 r-tamqnam Sedi Apost. inobedientes audlamus». Carte del a • Cosi 11 generale dei domenicani, Tomaso Ri poti, 11 15 sett<*»t'r‘ Il generale degli agostiniani Felice I.eoni. Il 21 settembre: U vicario , della Congregatone degli agostiniani scalzi per la Germania e l'itali»- ^ «andrò della Passione del Signore, U 25 settembre: 11 generale dei t«'11"' ^ tano a Laurino 11 29 settembre; il generale del chierici regolari min» • ^ tonlo Nutìe*. Il 29 settembre: Il superiore del seminarlo delle missioni ' ^ rigl. Combes, 11 12 novembre 1742. Archivio di Propaganda. Or. e Ctna 1741-1743, Scrii I. rif. Congr. 23 n. 45-46. 46-51. ,fl. * • Lettera di Gabriele di Torino alla Propaganda. Ivi n. 4& cfr. ìlem. ic la Conffr. de la UUtion VII 411 s.