ri 18 Annali d’ Italia: ch’egli comandava a Roma, e fi faceva ubbidire anche daifommi Pontefici : giacché non apparifce chiaro , che ciò foffe per motivo della Religione. Comunque fia, partii!! il Papa da Nicomedia, e benché da molti incontodi di fanità afflitto , arrivò finalmente al Porto di Gaeta, dove trovò buona parte del Clero e Popolo Romano , e nel dì 24. di Ottobre entrò in Roma con gran plaufo ed allegrezza di tutta la. Città. Ma nel tempo della fua lontananza accadde bene il contrario in Roma , cioè uno fconcerto , che arrecò non poca afflizione a quegli abitanti . PaiTando per ella Città nell’ andare a Ravenna il nuovo EfarCo Giovanni Ri^ocopo , fece prendere Paolo, Diacono e Vicedomino ( cioè il Maggiordomo , o pure il Maitro di Caia del Papa ), Sergio Abbate , e Prete, Pietro Te-foriere ( parimente per quanto pare , del Papa ) e Sergio Ordinatore , e fece loro mozzare il capo . Tace Anaitafio i motivi o pre-teili di quella carnificfna diperfone facre, e di alto affare. Sog-giugne bensì, che coitui andato a Ravenna , quivi a cagion delle fue iniquità per giuito giudizio di Dio vi mondi brutta morte. Que-ila notizia ci apre l’addito ad attaccare al fuo racconto ciò, che abbiamo da Agnello Scrittore Ravennate, mentovato più volte di fo-pra , la cui Storia è arrivata fino a inoltri giorni, mercè di un Co- (a) Agndi. dice Manufcritto Eitenfe. Ci fa faper quello Iilorico (<3), che il ‘cis, Tomoli P°p°l0 di Ravenna trovandoli in fomma colternazione e triftezza li’r. Italie.non meno pel*facco patito 1’ Anno addietro , che per la nuova del macello di tanta Nobiltà Ravennate fatto in Coilantinopoli, feof-ie il giogo dell’indiavolato Irhperadore . Eleffero eglino per loro Capo, Giorgio Figliuolo di quel Giovanniccio , di cui abbiam parlato di fopra, Giovane graziofo d’afpetto , prudente ne’configli, e verace nelle fue parole. In quella ribellione o confederazione con-corfero l’altre Città dell’Efarcato, che da Agnello fono enunziate fecondo l’ordine, che dovea praticarli per le guardie , cioè Sarjìna, Cervia, Cejìna , Forlimpopoli, Forlì, Faenza , Imola , e Bo-' logna . Divife Giorgio il Pop.olo di Ravenna in varj Reggimenti, denominati dalle Bandiere -, cioè Bandiera , o Infegna Prima, la Seconda, la Nuova , l’Invitta , la Coflantinopohtana , la Stabile , la Lieta , la Milane/e , la Vironefe , quella di Clajfe, e la parte dell’ Arcivescovo co i cherici,con gli Onoraci, e colle Chiefe fot-topolte. Quell’ordine nella milizia Ravennate fi oifervava tuttavia da lì a cento anni, allorché Agnello fcriiTe la fuddetta Storia, cioè le Vite de gli Arcivescovi di quella Città. Ma ciò , che operailéro dipoi i Ravennati, non fi legge nella Storia cailrata da gran tem- po