Anno D C L X. 119 gnore della vaila Monarchia de’Saraceni con danno della Crifti'a-nità , fic<*ome vedremo . Diè perfezione in quelli tempi Ariberto Re Cattolico de’Lo*gobardi alla Chiefà di San Salvatore ( a ), da (aypWi« lui fabbricata fuori della-Porta Occidentale di Pavia, appellata Ma fal“c'Qllb'4‘ renga ; l’arricchì di prezioil ornamenti, e nobilmente ancora la 1 1 dotò . Quivi poi la fanta Imperadrice Adelaide nel fecolo Decimo edificò un infigne Moniilero di Benedittini. Credette il Padre Ma-billone (¿) diverfa quella Chiefa fattura del Re Ariberto dall’ al* (b) MabìH. tra, dove ora è il Moniilero fuddetto . Ma certo è per confenfo >,n ^nnaJ-a anche de gli Storici Pavefi , effere la fteffa, ed io il moftrerò quivi *6. feppellito . Quivi am:ora fi tiene, che efiilefie un Palazzo de i Re Longobardi. Anno di Cristo dclxi. Indizione iv. di Vitaliano Papa 5. di Costaniino, detto Costante, Imper. lì. di Bertarido, e Godeber to Re 1. A Quest’Anno riferisce Teofane il principio dello Scisma fpettante alla fuperilizione Maomettana , di cui abbiam -parlato di fopra . Egli fcrive , che faltò fuori l’erefia de gli Arabi, chiamata de’ Carurgiti. Che Muavia lì oppofe , e domò chiunque la profetava , con aver maltrattato quei , che abitavano nella Perfia, e al contrario colmati d’ onori e benefizj quei che abitavano nella Soria, come attaccati alla fua Setta, cioè a quella di .Omaro, contraria a quella di Ali. Confiftevii.no le diffenfioni di coftoro nelle diverfità delle interpretazioni date all’Alcorano. Se crediamo a gli Scrittori Ferrarefi, circa quelli tempi fu creato ilprimo Vefco-vo di Ferrara Marino da Papa Vitaliano, effendo fiata trasportata colà la ^Sedia Jipifcopale , che in addietro era nella Terra di Vico-hS ernia, o fia Vigoven^a. Il Sigonio (c) accenna , e l’Ughelli (d) (c) sigoh. rapporta la Bolla dell’ ìilituzione d’ efio Vefcovato, data da eiTo Pa- a pa , coll’approvazione dell’Iroperador Cojlantiao , da cui fi racco-(d) Ugheil. glie , che già Ferrara portava il nome di Città , e il fuo territorio ^ s^r-vien detto Ducato di Ferrara . Leggpnfi parimente ivi i privilegi ¡,°m'Epijcop. conceduti non meno dal Papa, che dallo ileiTo Imperadore sì alla Ferrar.t Chiefa, che al Popoio di Ferrara . Ma non potè ailer.erfi lo ileiTo Ughelli dal mettere in dubbio la legittimità di quel Documento > privo delle lue Note Cronologiche * e doveva egli più toilo dire, H -4 clTèr