Anno D C L XX. 145 fe abitar co’ fuoi. Grimo-aldo l’inviò al Figliuolo Romoaldo Duca di Benevento, incaricandolo di trovargli iito a proposito. Egli in fatti diede a lui ed a’fuoi per luogo d’abitazione il paefe fin’allora deferto di Supino, Boiano , Ifernia, ed altre Città co i lor territori , e con giurisdizione (ignorile in*effe , dipendente nondimeno dal.Duca di Benevento, con avergli mutatoli nomedi Duca in quel- lo di Gajìaldo , equivalente a quello di Governatore o Conte , acciocché non fembraffe eguale col nome di Duca al Duca fuo Sovrafro . Paolo Diacono racconta, che a’ fuoi di, cioè cento anni dopo, quella Nazione, tuttoché fapeffe parlare la Lingua volgare di quel paefe, pure non avea peranche dismeffo l’ufo della natia Lingua Bulgara . Teofane (a) nell’Anno XI. eli Coffantino Pogonato , e (a) Teo-Niceforo (¿), toccanoquefto punto anch’ eili, dicendo , che regnati-do 1’ lmperador Collante, Crovato Re de’Bulgari lafciò dopo di sé (1-,) Niceph, cinque Figliuoli , con ordine, che ileffero uniti infieme . Ma non 'ia Chronico, andò molto , che fi divifero, e chi in quella, chi in quella parte andò colla fua gente . 11 più picciolo di que’Fratelli venne in Italia nella Pentapoli, e paffato a Ravenna, rimafe fuggetto all’ Imperio de’Crifliani , e pagava tributo a i Komani . Potrebbe effere, che Alzeco prima fi prefentaffe all’Efarco di Ravenna con offerirfi a i di lui fervigi ; ma che non trovandoci dove dar ricetto a tanta gente, egli s’indirizzaffe al Re Grimoaldo, che l’inviò al Figliuolo. Romoaldo. Certamente a Paolo qui è dovuta maggior credenza, che a gli Storici Greci. Scrive poi il medefimo Paolo, che in que- lli tempi ( non Tappiamo , fe nel prefente, o nel feguente Anno ) il Regno de’Franchi venne in mano di Dagoberto II. il quale dopo effere {lato per più Anni elule , e in grandi miferie , confinato in Irlanda per l’iniquità di Grimoaldo Franzefe fuo Maggiordomo, finalmente richiamato da’fuoi, ricuperò il perduto Regno. Non fu pigro il Re Grimoaldo a fpedirgli de gli Ambafciatori per congratularli feco, e in tale occafione fu giurata da ambedue le parti una buona arnillà e pace . Trovavafi allora in Francia in baila fortuna il già fuggito Re de’Longobardi Bertarido , e temendo de gli andamenti di quegli Ambafciatori, perchè ben confapevole dell’accortezza del Re Grimoaldo , che gli teneva continuamente gli occhi addotto, e ipie d’intorno: non gli parendo più buon’aria quella di Francia, prefe fegretamente la rifoluzione di ritirarfene, e di fcap-pare nella gran Bretagna, per cercar quivi ricovero preffo il Reclq gii Anglofaffoni. Gran diiputa è fiata ira gli Eruditi Franzefi intorno all’Anno , in cui Dagoberto II. ricuperò il Regno . Ne han trattato