Annali d’ Italia.' cato arrivavano affai preffo a Roma . Anzi gli Annali Bertiniani e Metenfi de’ Franchi fcrivono , ch’egli era in Roma, e che il Papa icappò di notte ad Legatos Regis , qui tune apud Bajilicam Sancii Petri erant , Wirundum Jcilicet Abbatem , & ìVinigijum Spo¿etano rum. Ducem veniens , Spoletum duclus ejl. Comunque fía , non tardò punto Guinigilo ad accorrere in aiuto del Papa con un buon nerbo di foldatefche . Arrivato a San Pietro , e trovatovi contra 1’ efpettazione fano e (alvo effo Pontefice , (eco con tutta venerazione il conduffe a Spoleti , dove concorfero da varie Città Vefcovi, Preti, e Secolari di prima riga a (eco congratulará. Volarono preito al Re Carlo le Lettere del Duca Guinigii’o coll’av-vifo di sì orrido avvenimento; e il Re rifpofe, che avrebbe veduto volentieri il Pontefice , il quale perciò fi mife in viaggio per ire a trovarlo. Scrivono altri, effere ftato il Pontefice, che defidèrò d’ andare in periona alla Reai Corte , e fu efaudito . Nè fi dee tralafciar di dire, che oltre ad Anaftafio varj Annali de’ Franchi raccontano , effere di fatto fiati cavati gli occhi, e la lingua, a Papa Leone da que’ Sicarj , e che miracolofa fu la di lui guarigione. Ma non mancano Scrittori antichi, e contemporanei, che diverfamente raccontano quel fatto , e in maniera più credibile , con dire, che tentarono bensì quei fcellerati 1’ enormità fud-detta , ma o non poterono , o non vollero compierla ,• veggendo-fì poi Papa Leone tuttavia colla lingua , e con gli occhi , vi fi (a) Eginhar. aggiunfe il miracolo . Secondochè abbiam da Eginardo(a) , effo Frane'“*1' -Pontefice equo dejeclus , & erutis oculis, ut aliquibus vijum ejl, lingua quoque amputata, nudus ac femivivus in platea reliclus ejl . Son parimente parole dell’ Annaliffa Lambeciano e Moiffiacenfe le feguenn : Romani comprehtnderunt Domnum Apojlolicum. Leonem , & abjciderunt linguam ejus , & voluerunt eruere oculos ejus, & eum morti traderc. Sed juxta Dei dijpenfationem malum quod inchoave- (b) Rer.lui. mnt > non pcrjecerunt. Odafi ora Giovami Diacono ( b ), Autore p. 2. Tom. i. vicino a queiii tempi nelle Vite de’ Vefcovi di Napoli, da me date alla luce . Conjpirantes , dice eoli , viri inìqui contra Leonem Tertiam Romance Sedis Antijìitem , comprehenderunt eum. Cujus quum vellent oculos eruere, inter ipjos tumultus , Jlcut affolet Jìeri, unus ei oculus paululum ejl leejus . Quel che è più , il grande ornamento della Francia in queffi tempi Alcuino Abbate , iriiferi-vendo al Re Carlo la Lettera Terzadecima intorno al fatto di Papa Leone , dice , che Deus compejcuit manus impías a pravo voluntatìs effe Su , volentes ccecatis mentibus lumen ejus exjlinguere.