Anno D C C X C 1 V. 4,y Quefta preteniìone di Carlo Magno di aver mano nell’ elezione dell* Arciyefcovo di Ravenna , può aneli’effa Servire d’ indizio della Sua Sovranità- nell’ ESarcato , perchè da gran tempo i Re Franchi vo-leano mifchiariì nell’ elezione de’ Vescovi: abufo deteinato da i la-cri Concilj, e dallo fteffo Papa Adriano nell’Epiftola ottantefima-quinta del Codice Carolino , dove Scrive al medefìmo Re : Num-quam nos in qualibet eketione invemmus , nec mvenìrc debemus ,- fed neque vejlram Excellentiam optamus talem rem incumbere \ Jed quahs a Clero & Plebe cuncìoque Populo eleclus canonice Juent , & nihil Jit quod [acro objìt ordini , [olita tradii tane illuni ordinamus . Diede fine a i Suoi giorni in quefe’ Anno la Regina Fuftrada Moglie di Carlo Magno , e fu Seppellita a Magonza , Donna crudele , e mal voluta da molti, (a) Il Re Carlo pofeia con un’Armata da una parte, e (a) Egìn-Carlo fuo primogenito con un’altra da altra parte , marciarono con-tro i Saffo ni, per farli pentire della lor ribellione , e del rinovato lor Paganifmo. Pareano coftoro difpofti in campo a decidere della lor forte con una battaglia ; ma conofciuto , che il pericolo era maggiore della Speranza, implorarono la mifericordia del Re , e fi fottomiSero , con dargli in pegno della lor fede molti ortaggi. Parimente fpedì effo Re un poffente efercito Sotto il comando di Guglielmo Conte diTolofa, o pur Duca d’Aquitania, contra de’Mori di Spagna , che aveano prefo Oranges , ed altri Luoghi della Lin-guadoca. Venne a lui fatto di ricuperar quella Città, e continuò dipoi anche nel Seguente Anno le fue vittorie con grave danno di quella barbara gente. Prefe in queft’ Anno il Re Carlo per fua Moglie Liutgarda di nazione Alemanna, ma fecondo Eginardo non ebbe Figliuoli. Probabilmente fu in queft’ Anno , che Teodoljo , Scrittore pofeia celebre, ottenne da effo Re(£) la Badia di Fleury in(b)Af*Wtf. Francia, e forfè nello fteffo tempo anche il Vefcovato d’ Orleans. Era quelli di nazione Italiano , difeendente non già dai Longobardi, ma da i Goti ; da i Goti, diiìi, non So Se de i rimarti in Italia, o pure de’ conquiftatori della Spagna. Scrive egli ( c), che andato a (c) Tcodui-Narbona, quivi trovò un refto di Goti, che il riguardarono come lor parente. Comune opinione è, che il mirabil genio di Carlo Ma- 'dk. gno in una delle Sue venute in Italia , trovato Teodolfo dotato di molta Letteratura ( cofa rara in quefti tempi ) Seco il menaffe in Francia, e poScia il promoveffe alla Dignità Episcopale . Dd 2 Anno