IV vigliofamente illuftra i fatti, e racconcia la Cronologia del fetti-mo Secolo, e della metà dell’ottavo. Molti ilimi documenti prel-fo Autori non irtolto celebri, e anche prefTo il celebre Ughelli, fono da lui o raddrizziti, o rigettati. Non la perdona nemmeno a Paolo Diacono, benché tanto lo apprezzi per le lodi, che dà alla nazione Lombarda. Nè sa digerire ( anno 663. ) come mai abbia fcritto, che nella battaglia elei Duca Romoaldo coll' Armata Greca uno Alfier Lombardo coll’ afta dell’ Infegna levaife da cavallo in aria un Greco. Così quando ( anno 6yo.) fa trucidare a V ettari Duca del Friuli 5000. Schiavoni con foli 2.5. uomini, gli fa un carattere di Romanziere , e gli ufa la carità ( anno 6y6. ) di credere aggiunto da altri l’eccidio di molte mighaja d’uomini coloiti da’fulmini. » Non per tanto lo difende a ipada tratta, quando non dà in ec-ceifi nelle Iodi della nazione , di cui non lafcia paiTare occalione fenza parlare con vantaggio . Il non eiTeriì eglino voluti politica-mente ingerire l’anno 617. nella follevazione de’Ravennati, gli fa grande fpecie : Qui il Lettore potrà riflettere , die’ egli, (e i Longo- % barbi, che pur erano chiamati nefandi da i loro nemici, foffero sì cattiva genpe. E contro Cammillo Pellegrino, il quale aiìerifce , che il Tempio di San Michele in monte Gargano , ( anno 6bo. ) non dai Greci, come pretende Paolo Diacono, ma fu faccheggiato da i Longobardi, come già per 1’ avanti ilMoniftero di Monte Calino , difende 1’ opinione di Paolo, benché con fole rifleifioni, e conghietture. Anzi due anni dopo trovando calunniato San Martino Papa da i medefimi Greci, coll’ opinione frefea di Pellegrino, efeìama : Iniqui Greci! non fi può qui non efclamare, e di lunga mano più iniqui, per quello che racconteremo nell' anno feguente ( cioè . della perfecuzione, ed efilio di effo Pontefice San Martino ). Dico così, acciocché il Lettore fempre più venga feorgendo , che i L011-qobardi tanto villaneggiati da alcuni Scrittori, erano ben divenuti padroni migliori, e Re più d fcreti, che i Greci ( anno 6bz. ). Chiama però crudeltà degna d'eterna infamia, quella del Re Grimoaldo nella Città-di Forliinpopoli ( Forum Popilii ) nel Sabbato fanto, fenza aver perdonato ai Diaconi, che battezzavano,- medicandola alquanto con 1’ odio fommo , che quel Re portava a i Greci ( anno 66y. ). E non fenza ragione, perchè tre anni prima ( anno 664.) avendo deferitto queito ufurpatore per un Eroe,dapara^ gonarfi co i più illuftri Romani, non vi avea feoperta altra macchia, che quella d’ aver proditoriamente ufurpato il Regno a BeE- » tarido »