Vili vero, che ne foffero flati efclufi , e privati , come vieti' fuppojlo da mólti. Co fi a, chi la facevano per /’ Efarcato, ma nulla mai fi parla di Roma» »NÉ (blamente nel fuddetto anno 763. fuppone egli, che du-raiTe in Roma il Dominio Greco , ma nove anni dopo ( anno yyz. ) (ente con Pietro de Marca ( che lo arguiice da una lettera d’ Adriano a gl’ Imperadori ) che fignoreggiafle veramente in queiti tempi il Papa in Roma, ma con dipendenza da i Greci Augudi . Certamente , foggiugne , non fi sa intendere tanta famigliarità , e confidenza de Papi co i Greci Augufli, quando aveffem tolta loro tutta la Signoria di Roma. Dubita ( anno jy8. ) iè la Sabina fi comprendefle nel Ducato di Spoleti, o nel Romano , e conchiude, che fe nel Ducato Romano-, tanto più comparirebbe , che il Papa nel temporale non era Signore di Roma, e del Ducato. Che più? Preferifce anno 789.) all’ opinione di Pietro de Marca, cioè che due Patrizj dominaffero in Roma, quella del Pagi, che nega il Patriziato al Pontefice, e ccn eiTo u dichiara andar d’ accordo , (ottenendo, che il Patriziato de’ Pontefici non fi deve intendere, fe non dell’ Efarcato 1 Indi conchiude: lo so, non mancar perfone, che mal volentieri odono trattati quefli punti di fio-ria ; ma è da defiderare , che ognuno anteponga a 1 privati Juoi affetti r amore della verità , nè fi metta a volere flabilir colle idee de’ tempi prefenti quelle de gli antichi Secoli : ficcome all’ incontro è di dovere, che ognuno rifpetù il prefente fiflema de gli Stati e Governi, confermato dulia prejcriyone di tanti fecoli, ferina pretendere di prender legge da 1 Vecchj ■ Jecoli per regolare 1 prefenti. Tale oneda coperta dà alle fue opinioni, ben veggenaole mal (ottenute da autorità controverfe , e dalla (ìngolarita, che non fi ammette in materie Storiche, trattate da Scrittori illuftri per dottrina e per merito, a i quali egli è tenuto della maggior parte di ciò, che epiloga ne i Tuoi Annali. » Fino nell’ anno 799. foftiene in Roma la fignoria de’ Greci; e perciò condanna il Padre Pagi, perchè da una lettera d’Alcuino ricava , non dominale in queftì tempi a Roma , nè Imperador Greco , nè Carlo Magno -, amando meglio d’ aderire a Giovan Giorgio Eccardo , che dalla medefima lettera ne deduce il contrario. E’il vero,.che giunto a termine di non poter 1’ anno fe- fuente negare al Romano Pontefice la fignoria di Roma, anno-a prima il Covrano , o alto dominio di Carlo Magno, indi ac-» corda al Pontefice un dominio fubordinato, o (blamente utile , » giuda