Anno DCCXLI. che la Signoria di Roma , e del Tuo Ducato ; nè fe ceffaffe allora in efla Roma totalmente il dominio Imperiale. Intanto il Re Liutprando continuava il Tuo viaggio per far pentire Trasmondo Duca di Spoleti, i Romani, e i Beneventani della Lega fatta con tra di lui. Ma qui fi truova un gruppo affai intricato di Storia , che non fi può bene fciogliere , e convien folo giuocar ad indovinare. Nè Paolo Diacono, nè Anaftafio dicono punto, che il Re Liutprando paffaiTe all’afTedio di Roma; e pure par che quefto fi deduca, e lo deduife in fatti il Cardinal Baronie, dalle due Lettere fcritte da Papa Gregorio III. Si sa , che Liutprando conquiftò il Ducato di Spoleti, e parrebbe, che quello do-veiTe precedere l’infulto fatto a Roma ; ma Anaftafio fcrive , che i Romani furono in aiuto del Re contra de gli Spoletini. Parimente è a noi noto, che Liutprando pafsò anche a Benevento , enefcac-ciò il Duca Gode/calco ; ma fenza che fi fappia il tempo precifo di tale azione . Dirò io quel che mi fembra più verifimile . Conduf-fe il Re Liutprando 1’ Armata fuaaddoffo al Ducato di Spoleti, dove Trasmondo colle forze fue e de’Collegati cominciò a difenderai con tutto valore . Mentre fi difputava fra loro, F Armata Regale parte pel bilogno , e parte per gli ecceffi quafi inevitabili delle guerre , attendeva a bottinare non folamente in quel Ducato , ma e-ziandio nelle Terre vicine del Ducato Romano, certo effendoche la giurisdizione del Ducato Spoletino fi ftendeva per la Sabina ad una gran vicinanza di Roma , e fra gli altri andarono a facco molti poderi e beni della Chiefa Romana . In queiti brutti frangenti, e nel timore di peggio , Gregorio III. Papa fcrive le due Lettere fuddette (a) a Carlo Martello , colle quali il più pateticamente che (a) Latte può, lo feongiura d’aiuto, condirgli fral’ altre cofe, che nell’ An-