344 Annali d’ Italia: tera, allorché Anaftailo il rapprefenta detenuto dal Re nel Vaticano . Secondariamente fon degne di offervazione le parole dello ftei-l’o Anaftailo, o per dir meglio dell’Autore della Vita di Papa Adria-$'¿rad?!! 110 ^>r*rno » SucceiTore di Stefano III. Faceva iftanza effo Pon-ni I. Vua.~ tcfice Stefano al Re Deiiderio per la reftituzion de i Beni di San Pietro, e Defìderio rifpondeva: Sufficit Apo/ìolico Stephano, quia tuli Chrijiophorum, & Sergium de medio, qui illi dominaban-tur, & non illi Jit neceffe jujìitias requirendi. Nam cene fi ego ipfum Apojìolicum non adj uvero, ma ima perdi tio fuper eum cveniet. Quoniam Carlomannus Rex Francorum amicus exijlcns prcediclorum Chrijlophori & Sergii, paratus 'fejl cum Jiiis exerci-tibus ad vendicandum eorum mortem Romam properandum, ipfum-que capiendum Pontificem . Dalla bocca del medeilmo Papa Stefano aveva Adriano intefe quefte parole , con avergli anche effo Stefano confeffato d'aver fatto cavar gli occhi a Criftoforo e Sergio per fuggeftione di Defìderio , laddove nella fuddetta Lettera Qua-drageiìma fefta effo protefta con giuramento di non aver avuta parte nell’accecamento d’eiE. Sicché vegniamo in chiaro, che Papa Stefano andò d’accordo con effo Re in quella occailone, per liberarli da Criftoforo e Sergio , che voleano fargli da padroni addof-fo ; e ficcome coll’affiftenza de’Longobardi fu cacciato dalla Sedia di San Pietro l’iniquo Coftantino, e fuftituito il legittimo Papa Stefano, così dell'aiuto de gli fteffi il fervi egli in queft’altra oc-cailone. All’incontro Dodone e i Franchi il dichiararono in tal congiuntura contra del Papa, perchè il Re Carlomanno fofteneva il partito di Criftoforo e di Sergio, e confeguentemente il viene ad intendere, che non fu ben informato di quel fatto Anaftailo, o vogliam dire l’Autor della Vita di Stefano III. o pure, che il mal animo verfo de’ Longobardi gli fece fcrivere in maniera differente dal vero quel deforme fucceflo. Et io l’ho rapportato all*Anno prefente, ma fenza certa cognizione del tempo; perciocché (b)S'geber- Sigeberto (b) , che ne parla fotto queft’Anno, non ne fapeva più tus in Chro■ di noi per conto di quegli affari. JÙCQ% Anno