358 Annali d’ Italia! Anno di Cristo dcclxxiv. Indizione xii. di Adriano J. Papa 3. di Costantino Copronimo Imper. 55. e 34. di Leone IV. Imperadore 24. di Carlo Magno Re de’Franchi e Longob. 1. CONTINUAVA con vigore l’aftedio, o fia blocco di Pavia nel Marzo ancora dell’Anno prefente, ed erano già partati fei Meiì, da che v’era fotto il Re Carlo, quando egli volle profittar di quell’occafìone con portarli a Roma, parte per divozione, e parte per viiìtare il Pontefice Adriano. Si fece fretta a fin di giu- (a) An.ifi.iif. gnere colà nel Sabbato Santo, che in quell’ Anno cadde nel dì 2. fn^Hadriàno Aprile . (a) Prefentita la di lui venuta , il Pontefice tutto pieno I. Papa.' di gaudio gli mandò incontro i Senatori e Magnati fino a Novi, trenta miglia lungi da Roma colle bandiere (piegate. Un miglio poi predo alla Città fi trovarono ad incontrarlo tutte le brigate della Milizia, e i Fanciulli delle Scuole, che portavano rami di palme e d’ulivo, e fecero con canti ed acclamazioni un fertofo accoglimento ad erto Re de’Franchi. Fuori ancora della Città ufciro-no ad incontrarlo tutte le Croci ed Infegne, come era in ufo di farfi per onore ne’tempi addietro , allorché l’Efarco o il Patrizio fi trasferiva a Roma, dove certo è, ch’erti Efarchi e Patrizj figno-reggiavano con autorità delegata da gl’ Imperadori. All’ afpetto delle fuddette Croci fmontò da cavallo il Re Carlo, e a piedi col corteggio de’fuoi Principi e Nobili Ufiziali, s’incamminò verfo la Bafilica Vaticana , nel cui atrio Papa Adriano con tutto il Clero e Popolo Romano l’afpettava. Nell’afcendere colà baciò ad uno ad uno tutti i gradini, e non sì torto giunfe , dove era il Pontefice, che cordialmente s’abbracciarono. Pofcia amendue, ftando Carlo alla delira, entrarono in San Pietro, dove con canti ed orazioni reftò onorato l’arrivo di sì grand’ofpite. Fecero appreiìo il loro ingrert'o nella Città, con eifere preceduti vicendevoli giuramenti per la lor (ìcurezza; e nel giorno fanto di Pafqua e ne’due dì fe-guenti s’attefe alle divozioni. Venuto poi il Mercordì fece ìftan-za il P;ipa al Re Carlo, perchè confermarte le donazioni fatte dal Re Pippino fuo Padre alla Chiefa Romana : al che puntualmente condilcefe , e il Diploma di quella conferma fu pollo fopra 1 Altare di San Pietro. Qui è , che Anaftafio fpecilica i confini e gli Stati