Anno DCXCII. correfiero fin a Ravenna, e dalla Pentapoli, e per impedire ogni ini ulto, chefivolefle fargli. Zacheria al vedere quella inafpettata leena , tutto fgomentato gridava, che fi ferraifero le porte della Città ; ma non era afcoltato . Però temendo della p-elle , tremante fi rifugiò nella camera dello ileifo Papa , e con lagrime fi mife a pregare il fanto Padre , che avelie pietà di lui, nè permetteife, che gli* folle fatto oltraggio. Entrato intanto 1’ Efercito Ravennate per la Porta di San Pietro , corfe al Palazzo Lateranenfe , a tifante di vedere il Papa, perch’era corfa voce, che la notte era fiato preio, e meifo in nave , per menarlo in Levante . Erano chiufe tutte le porte del Palazzo ; minacciavano i foldati con alte gric’a di fittarle per terra , fe non fi aprivano ; e a quelle voci Io fgherro acheria corfe a nafeonderfi fotto il letto del Papa , tenendoli per perduto; fe non che il Papa gli fece animo, aflìcurandolo , che non gli farebbe recata moleitia alcuna . Aperte le porte , ufcì fuori il Pontefice, e lafcioflì vedere alla milizia e al Popolo, che efultaro-no in rimirarlo libero e fano. E cefsò bene la loro aniìetà e foga per le buone parole del Papa; ma per l’amore e riverenza loro verfo la fantaSede, e verfo l'innocente Pontefice non vollerodefi-ilere dal far le guardie al Pal-azzo, finché non videro ufeir di Roma quell’empio Zacheria, chele n" andò feornato , e fonoramente applaudito da mille villanie della Plebe. Potrebbe ettere , che fucce-defle più tardi quella feena in Roma, cioè o nell’Anno feguente. o nell’altro appretto , perchè Anallafio aggiugne, che nello llefio tempo per gattigo di Dio l’iniquo Imperadore tu privato del Regno > del che parleremo fra poco . Anno di Cristo .dcxciii. Indizione vi. di Sergio Papa 7.' di Giustiniano Imperadore 9. di CuNfBERTO Re 16. "J^TElla guerra fucceduta fra il Re Cuniberto, e il Tiranno j_^i Alachi , quantunque il Ducato del Friuli vi aveffe tanta parte, pure Paolo Diacono non fa menzione alcuna, che vi fotte intricato Rodoaldo Duca di quella cofttrada. Abbiamo bensì da lui (a), che dopo quella guerra, trovandoli etto Rodoaldo lontano(.i)P^ulut daCividal del Friuli fua refidenza , Ansf/ido del Cajìello Reunia u' cupo quella Città colfuo Ducato fenza licenza dei Re Cuniberto. Cer-