Annali d’ Italia. e rimandato in Italia fenza dimoflrazione alcuna di dubitar della fua fede . Contuttociò poco flette ad apparire, che i conceputi fof-petti non erano affatto ellinti . Dimoravano tuttavia in Italia Ada-lardo Abbate di Corbeia, e Walla Secolare fuo . Fratello, Figliuoli,, come già accennai, di Bernardo Figliuòla del Principe Carlo Martello, e però della Famiglia Imperiale, e ilretti Parenti dell’ Augufto Lodovico . Affillevano amendue al giovinetto Bernardo Re d’Italia, fìccome iuoi intimi Confìgheri , e fpezialmente per la loro faviezza camminava con buon piede il governo di quefto Regno appoggiato alla lor direzione . M i i maligni alia- Corte Imperiale mifero delle diffidenze in cuor dell’Imperadore conerà di que- lli infìgni Perfonaggi, quali che lòtto Carlo Magno follerò faliti in troppa potenza, e quali che per la Soverchia loro autorità , e per effere del fangue Reale , potettero macchinar delle novità in Italia o per loro, o in favore del Re Bernardo . Truovano facilmente udienza e credenza fofpetti tali in mente de’ Regnanti non affai coraggio lì, qual fu l’Imperador Lodovico. Noi abbiamo dalla Cro- (i) Chiome, nica Farfenfe (a), e da un Documento pubblicato dal Padre Ma-p1. 2}T. 2 bilione , che su i principj di Febbraio dell’Anno prefente Adalhard Rer. Italie. Abbas Mitfus Do/nni lmperatoris Caroti ( la nuova della cui morte non era per anche giunta ) fi trovava nel palazzo Ducale di Spole-ti , dove accompagnato da Sigualdo , Gradigis, e IJemondo Vefco-vi , e da i Giudici e Scabini, tenne un Placito , in cui dipde una fentenza in favore di Benedetto Abbate di Farfa . Degno di offer-vazione è, che intervennero ancora a quel Placito Suppone Conte del Palazzo, e Guinigifo, & Eccideo Duchi. Certamente Guini-gifo era Duca di Spoleti ; fe tale foffe ancora Eccideo , noi so. Per me il credo Duca d’altro paefe , fe pur non fi vuol intendere Duca (IV) Maini, di Camerino. E perciocché il Padre Mabillone ( b ) dall’ Archivio nedìth'n ^ quell’ infigne Badia traffe la deferizione del Palazzo fuddetto , 11 Ann, '1 8meritevole ben di paffare a i pofleri , per conofcere il guflo di que- lli tempi, eccola di nuovo: In primo Proaulium, idejl locus ante aulam . In fecundo Salutatorium, idejl locus falutandi officio deputatus, juxta majorem domimi conjlitutus . In tertio Conjijlo-riurn, idejl domus in Palatio magna & ampia, ubi lites & cauf-fcc audiebantur, & difeutiebantur ; diclum Conjìjlorium a conji• Jìendo, quia ibi, ut qucchbet audirent, & terminarent negotia , Judices, vel OJJiciales conjijlere debent. In quarto Tridia rum , idejl domus conviviis deputata, in qua funt tres ordines menja-rum. Et dicium eli Tnckorum a tri bus choris, idejl tribus erd i mbus