Annali d’ Italia. montagna l’antico Tuo nome. Si venne dunque ad una giornata cam-(i) JWwpale, in cui per atteflato di Paolo Diacono ( a ) ebbero la peggio i Dlac- llb- 4- Romani. Otto mila d'etti rimafero eftinti fui campo; agli altri le gambe falvarono la vita. Di ciò , che fuccedeiTe dopo quella vit-tona, a noi non retta memoria alcuna . Cefsò di vivere nel prefen-te Anno Giovanni IV. Papa , degno di gran lode per la fua (ingoiar Carità, la quale penetrò fino in Iftria e Dalmazia. Aveano gli Schiavoni Gentili fatto di varie fcorrerie in quelle Provincie Cri- ili an e , e menata via gran quantità di fchiavi . Stefe il puttimo Pontefice le mani della lua mifericordia a quella povera gtnte , e mandata colà per mezzo di Martino Abbate una buona i* mma di danaro, fi iludiò di rifcattari e quanti mai potè. Quttto Martino Abbate vien chiamato fanti/fimo e jedehfsimo da Anailafio B;bho-tecario j lenza che noi lappiamo, di qual Momilero egli avelie il governo . Ma la Storia d’ Italia in queiii tempi è troppo mancante, ommettendo etta i grandi , non che i minuti avvenimenti d’allora. Succedette nella Cattedra di San Pietro Teodoro di Nazione Greco, rei dì 2.4. di Novembre, fecondo i conti del Pagi . E fino al pre-fente Anno condutte Fredegario la Storia fua de’ Franchi. Abbiamo (b) id. ib. poi da Paolo Diacono (¿), che Alone Duca di Benevento governò cap. 46. folamente un Anno , e cinque Mefi, affittito da Rado aldo , e Gri-moaldo , de’ quali abbiam parlato di fopra . Accadde , che gli Sciavi, o Schiavoni , i quali è da credere, che avefiero prefa fe non tutta la Dalmazia , almeno parte d’efla, vennero con una gran copia di navi, per bottinare vicino alla Città di Siponto . Eflendofi accampati in quelle paiti,'*^d avendo fatto delle fotte coperte intorno a i loro alloggiamentif, il Duca Aione andato contra d’etti per isloggiarli, cadde col cavallo in una di quelle fotte, ed accorrendo gli Schiavoni, fu con alquanti de’fuoi quivi miferamente ammazzato. Rado aldo, che non era ito col Duca, avuto avvilo della di lui fventura , accorfe totto colà , e p irlando a gli Schiavoni come un d’ etti nella lor Lingua, gli addormentò con far loro credere , che non v’ era più pericolo . Dopo di che con tutti i fuoi fi fcagliòloro addotti.), ne fece una grande ttrage , e foizò quei che vi Tettarono alla fuga. Venne appretto il medefimo Radoaldo Figliuolo di Gifolfo già Duca dei Friuli, proclamato Duca, di Benevento . Anno