XXII deiimi Sommi Pontefici ; già 1* abbiamo dimoftrato di fopra . È perciò piacemi di riferire ciò, che nei detto anno foggiugne immediatamente it Muratori, per confutarlo: » Il perchè da lì innanzi » cominciarono i Papi a batter moneta, col nome lor proprio nell’ »una parte dei foldi, e denari, e nell’altro col nome dell’Im-» peradore regnante , come lì può vedere nei Libri pubblicati dal » Blanc Franzefe, e da gli Abbati Vignoli, e Fioravanti. Rito ap-» punto indicante la Sovranità di Carlo Magno, ede’fuoi Succef-» fori in Roma fteffa, non lafciandone dubitare 1’efempio, fopra >> da noi veduto, di Grimoaldo Duca di Benevento « . Io non so come il Muratori, uomo per altro dottiifimo, la dif-corra così. Vero è, che il Le Blanc Franzefe , e altri ancora, che appellanfi Regalifti, 1’ erudizione dei quali confifte in deprimere troppo liberamente i diritti della Sede Apoitolica, confacrati dalla preteritone di tanti Secoli, e confermati dalla pietà dei Prin-cipi faggi e antichi, dal vedere alcune monete dei Papi, nelle quali fi legge aggiunto il nome degl’ Imperadori, iì fon faliamente perfuaii, che queili aveifero podeftà e dominio in Roma; ma furono finalmente tutti validamente confutati dal celebre Monfi-gnor Fontanini nella difefa di Comacchio Tom. I.pag. 389. e Tom. II. pag. 54. e fegg. Quanta poi fieno antiche le monete Pontificie, lo dimoftrano pur chiaramente due valenti Scrittori s Giovanni Vignolio , jjel libro intitolato, Antiquiores Pontificum Romanorum denarii, e Benedetto Fioravante, che accrebbe, ed ìl-luitrò con varie Note detto libro, appreiTo dei quali potea il Migratori , giacché li cita , vedere varie monete di Papi antichi, che fiorirono prima di Leone III. lenza nome dell’ Imperadore ; come fono quelle di Zacheria , e di Adriano I. E quando pure prima di Leone III. non vi foffero altre monete , fatte coniare dai Papi in Roma, dice pur bene il Pagi, lodato dal Sandini nella Vita di Leone III. che, Ante Lconem III. Jimilìa numifmata Stephanus lì. & ejtts Succeffores, quia ii non minus, quam Leo III. SUPREMI URBIS DOMINI FUERE, quod non video in pojìerum in dubium revocari pojfe . Che poi in qualche moneta Pontificia fi vegga ancora fcritto il nome dell’ Imperadore , quello certamente non è altro, che un fegno d’onore conceffo da’Papi agl’Imperadori, come Avvocati, è Difenfori della Chiefa Romana, ficcome faggiamente notò l’e-ruditiilìmo Giufeppe Garampi, ora Canonico della Bafilica Vaticana, nella fu a beila Differtazione , de Nummo argenteo Benedici III. Pont.