Anno DCCCXIV. nibus commejjantium. In quinto Zeta hyemciles, idejl Camera, hiberno tempori competentes . In fexto Zetce ajlivales, idefi Camera ajhvo tempori competentes . In feptimo Epicaujlorium , & Triclinio, accubitanea, idejl domus, in qua incenjum & aromata in igne ponebantur , ut Magnates ' odore vario reficerentur, in eadem domo tripertito ordine conjidentes. In ottavo Thermcs, idefi Baltiearum locus calidarum. In nono Gymnajium, idcjl locus difputationibus , & diverfis exercita-tionum generibus deputatus. In decimo Coquina, idejl domus, ubi pulmenta & cibaria coquuntur. In undecimo Columbum, idejl ubi aqua influunt. In duodecimo Hippodromum , idefi locus curfui equorum in Palatio deputatus . Sbrigato da gli affari di Spoleti 1’ Abbate Adalardo, per quanto narra l’Autore dell’ Opufcolo (a) de conjlruttione nova Corbeja, (a) Du-fe n’andò a Roma, non tanto per foddisfare alla propria divozione, jh0“n‘2-quanto ancora per trattare con Papa Leone di molte faccende, per- Rer. Frane. chè il doveva aver fentore , che Carlo Magno veniva mancando. Arrivò in fatti colà 1’avvilo della di lui morte; laonde Adalardo, o ila che vedeffe terminata la fua commeillone , o cheaveffe pre-fentito qualche mal animo del nuovo Imperador Lodovico verfo di lui, fe ne tornò frettolofamente in Francia, e il riduffe al fuo Mo-niflero della vecchia Corbeia. Allora fu, chei malevoli Cortigiani tanto foffiarono ne gli orecchi del timido Imperador Lodovico, che l’induffero a mandare in eillio effo Adalardo, con relegarlo nell’ Itola di Here , oggidìNoirmoutier. Suo Fratello Walla, anch’egli perfonaggio di fommo credito , quantunque foffe flato de’primi a fuggettarii al novello Imperadore, e fembraffe aflicurato della fua grazia: pure al veder quella teinpeffa, e temendo d’effere finalmente in effa involto, giudicò meglio di dare un calcio alMondo, agli onori, e alla Moglie, e ritiratoli nel Moniftero di Corbeia , quivi prefe l’abito, e la tonfura Monadica . Bernardo altro loro Fratello già Monaco , e.intìn le Sorelle fue furono perfeguitate dall’Auguilo Lodovico: tutti contrafegni della fua debolezza . Ppr altro pieno di buona volontà effo Impsradore nel primo dì dAgofto tenne un gran Conflglio , in cui fu decretato di provvedere a i varj difordini, che anche lòtto i buoni Principi van fuccedendo, ed erano fucceduti di fatto nella vecchiaia di Carlo Magno , con trovarti una gran quantità d? gente in Francia Spogliata indebitamente o de i lor beni, o della lor libertà , da molti Conti, e da altri pubblici Miniftri. A tal fine deputò dei M