Anno DCCVI. in li Corvolo, il quale durò poco tempo in quel Ducato , perchè avendo offeib il Re ( Paolo (a) non dice qual Re ) gli furono cavati gli f a ) ììauius occhi colla perdita di quel governo. Dopo lui fu creato Duca del^'™" * Friuli Pemmone , nativo da Belluno , che per una briga avuta neiguba'r(ior/"‘ fuo paefe era ito ad abitare nel Friuli * cioè in Cividàl di Friuh , t- 6 c. ¿5. uomo d’ingegno fottile, che riufcì di molta utilità al paefe. La6” promozione fua è riferita all’ Anno precedente dal dottiflimo Padre Bernardo Maria de Rubeis (¿). Pemmone avea una Moglie (b) De Ru-nomata Ratberga, contadina di nafcita , e di fattezze di volto ben grofi’olane , ma sì conofcente di fe fteffa, che più volte pregò il Aqvilejenf. Marito di lafciarla, e di prendere un’altra Moglie, che convenite-> fe a un Duca par fuo : fegno , che in que’ tempi barbarici doveva effervi 1’ abufo di ripudiare una Moglie per palTare ad altre nozze. Ma Pemmone da uomo faggio , qual era, più fi compiaceva d’aver una Moglie sì umile , e di coftumi fommamente pudichi , che d’ a-verla nobile e bella , e però flette fempre unito con lei. Dal loro matrimonio nacquero col tempo tre Figliuoli, cioè Ratchis , Rateali, ed AJlolfo , il primo , e l’ultimo de’quali col tempo ottennero la Corona del Regno Longobardico , e renderono glonofo la baf-fezza della lor Madre. Finalmente quefto Pemmone vien commendato da Paolo , perchè raccolti i Figliuoli di tutti que’Nobili, che aveano lafciata la vita nel fopradetto conflitto , gli allevò infìeme co’fuoi Figliuoli, come fe tutti gli aveife egli generato. Anno di Cristo dccvii. Indizione v. di Giovanni VII. Papa 3. di Giustiniano II. lmperadore di nuovo regnante 3. di A R I B E R t o II. Re 7. CIrca quelli tempi, fe pure non fu nell’ Anno precedente -, per atteftato di Anaftafio (c), e di Paolo Diacono ( d) il Re (c) À Artberto fece conofcere la fua venerazione verfo la Sede Apoftoli- ,n/flp"uiJt's ca . Godeva effa ne’ vecchi tempi de’ Patrìmon] nell’ Alpi Cope , DiLonus ma quefti erano ftati occupati o da i Longobardi, o da altre priva- /• 6. c. 28. te perfone . Probabilmente altri Papi aveano fatta iftanza per riaverli , ma fenza frutto . Ariberto fu quegli, che fece giuftizia ai diritti della Chiefa Romana, e mandò a Papa Giovanni un bel Diploma di donazione , o iiadi confermazione o reftituzione di que- O 2 gli