Anno DCCCXXVI. 535 tedrali . Sappiamo eziandio da gli Annali de’Franchi (a), che (a) Annate* nell" Anno prefente furono fpediti da Papa Eugenio all’ Imperador Lodovico due Nunzj , cioè Leone Vefcovo di Selva Candida, eTeo- merjZ. filatto Nomenclatore,- ma lenza elTere a noi pervenuto il motivo e Auchr^t* fuggetto di quella ambafceria. Vi tornò ancora un Legaio del Re LodovlclPn' de’ Bulgari, e quelli giacché non eraperanelie decifa la controversa de’ confini , fece nuove iltanze per terminarla lenza maggior dilazione : altrimenti protestava, che cadauno difenderebbe coll’ armi ciò, che puffedeva. Andò Nmperadore tirando in lungo le rifpolle , perchè v’ era qualche fentòre , che il ke fuddetto in que-ilo mentre folle llato uccifo , o cacciato dal Regno ; e-per chiarir-l'ene inviò Bertrico Conte del Palazzo a Baldrtco Duca o Marchefe del Friuli, e a Gero/do Conte d^la Carintia , con ordine d’informarcene. Si trovò falfa la voce : però l’Imperadore riipedì quel Legato, ma lenza Lettere fue . La funzione più riguardevole dell’ Anno prefente nella Corte ddl’Augulto Lodovico fu la venuta di Erioldo, o iìa Exoldo Re di Danimarca colla Moglie ed un Figliuolo ad Ingeleim prelTo al Reno, dove elfo Imperadore tenne una gran Dieta . Aveva Ebbone Arcivefcovo di Rems efortato quello Re Pagano ad abbracciar la Fede di Gesù Grillo, e a quello fine venne egli a trovar l’Impe-radore ; ma vel tralfero anche de i riguardi politici , mentre non fi fentiva egli ficuro fui Trono per la concorrenza de’Figliuoli del, Re Goùjredo , e potea molto giovargli la protezione e l’aiuto dell’ Imperadore. Ermaldo Nigello Abbate, il cui Poema , ricavato dalla Biblioteca Cefarea, ho io dato alla luce (b), defcrive minutamen- (K) Ermold, te quello avvenimento, di cui fembra elTere flato fpettatore, cioè Rigeli, l. 4. tutta la folennità del ricevimento d’efl’o Erioldo; il Battelìmo a lui ¡¿er. itaìic. conferito alla Moglie , e al Figliuolo; la fua coronazione, e i regali a lui preferitati da Lodovico a fua Moglie dall’Imperadrice Giuditta ; e al’uo Figliuolo da Lvttario Auguflo , e una funtuofa caccia fatta in tal occafione col convito di campagna preparato dall’ Imperadrice. Terminate quelle funzioni, Erioldo fottopole il Regno fuo Danefe all’imperio Romano, con giurar fedeltà all’Au-gulto Lodovico. Finalmente accompagnato da Anfcario Monaco , il quale col tempo divenne Vefcovo d’Amburgo , ed Apollolo del Settentrione , ed ora veniva deftinato a predicar la Religione di Crillo nelle di lui contrade , s’incamminò verfo la Danimarca, do- (c) Saxo ve per quanto srha dal antico Storico di quel Regno (c) , da lì a qualche tempo abiurò la credenza e i riti del Crillianefimo, man- Dan. L1 4 can-