Anno D C X V. Diplòma del Re Adaloaldo , dato nell’Anno 6z?.in favore del Moniftero di Bobbio , e prodotto dall' Ughelli (a), perch’eflo ‘lì (a) UghaU adatta all’una e all’altra opinione , e può anche dubitarli, íe fia documento ficuro , perchè il Margarino dopo Ì^Ughelli l’ha rapportato (b) colle Note Cronologiche diverfe. Sigeberto (c), che (b) Marmette nell’ Anno 617. la morte eli Agilolfo , e Fredegario (d), che"" BuiUu tuttavia il fa vivente in quell’Anno, non fon da afcoltare. Che 7 2\ Fredegario nelle cole Longobard.che non fia Autor ben informato, yc) s^eber-e Sigeberto non lìa buon còndottiere nella Cronologia di quelli tem '“^,n Lhro' pi, fi può provare con troppi efempli. lo mi fo lecito di riferire Fndtg. all’ Anno prefente la morte di quello Principe , perchè prendendo il m ironica. principio del fuo Regno dal principio di Maggio dell’Anno 591. egli in quell'Anno entrò nel medefimo Maggio nell’Anno Vige fimo-quinto, del fuo Regno ' nè v’ ha neceilità, eh’ egli regnaife venticinque Anni compiuti, perchè gli Scrittori antichi con un Ibi numero % abbracciano fpeiTo anche gli Anni incompleti . E tanto più poi farebbe da anteporre quella opinione ad ogni altra, le Paolo Diacono avelie cominciato, come è più che probabile , a contar gli Anni del Regno di Agilolfo dal Novembre dell’ Anno 590. fcrivendo egli : Sujcepit Agilulfus inchinante jam Menfa Novembris Regiam Digni-latem . In quello luppollo avrebbe effo Re compiuto 1’ Anno Ventèlimo quinto del Regno fui principio di Novembre di quell'Anno 615. Comunque lìa,cefsò di vivere Agilolfo Re de’Longobardi , Principe di gran valore , e di molta prudenza , che antepone l’amór della Pace a quel della Guerra, egloriofo fpezialmente per elfere llato il primo de i Re Longobardi ad abbracciare la Religión Cattolica: il che fervi non poco a trarre da gli errori dell’Arianis-mo tutta la Nazion Longobarda . Prima nondimeno di abbandonar quello Principe, convien riferire ciò, che di lui feri ile Fredegario lotto 1’Anno XXXIV. del Regno di Ciotario li. Rede’Franchi (e). Vuol egli, che i Longobardi nel tempo de i Duchi eleggefiero di pagare ogni Anno dodici mila Soldi d’oro a i Re della Francia, per avere la lor protezione , e che il Re Amari continuafie quello pagamento, ed altrettanto facefTe il di lui Figliuolo Agone, cioè il Re Agilolfo, il quale nondime 10 fi sa non efferfe flato Figliuolo d’ Autori. Aggiugne, che nel Anno l'uddetto XXX1V. di Clotario, corrifpondente all Anno 617.*furono fpediti ad elfo Re Clotario dal Re Agone tre nobili Ambafciatori di nazion Longobarda, cioè A-g’doljo , Pompeo, e Gautone , per abolir quefl’annuo, lìa tributo o regala. Guadagnarono effi il favore di Varna cario, Gundelando, iornS^l’V. C e Cu-