An.no DCCXV. 151 pi del Re Rotari ; e che i Saneiì aveano pregato il Vefcovo d’ Arezzo di prenderiì cura di quelle Chiefe ; ed aver ben V Aretino co’fuoi SuccelTori efe.rcitate quivi le funzioni Epifcopali, ma precariamente; e per confeguente doverli que’Luoghi (acri reilituire. La fen-tenza fu profferita dal fuddetto Ambrofìo in fasore della Chiefa A-retina ,* perchè coflava dell'immemorabil poffeffo. Ne è riferito V Atto dall’ Ughelli (a), fcritto Regnante Liutprando Rege Anno (a) Ughdl. temo, Indizione XI. dee dire Indiciione XII. Rapporta eziandio effo Ughelli il Diploma di approvazione fatta di quel Giudicatoci/^. A, dal Re Liutprando ; Datum Ticini 111 Palatio Regio, fexta dieretln-Menjìs Mart ti, Anno JehciJJfmi Reqni nojlri temo, Indizione Tenia decima, cioè in quefl’Anno. Dubitò l’Ughelli della legittimità di tali Atti; ma fenza ragione. Ho io dato alia luce altri Atti di quella lite (¿), fpetranti al medeiìmo Anno prefente, e che confermano i precedenti. Da effi apprendiamo, che effendoiì ri- UaÉc^Dìf. chiamato il Vefcovo di Siena pel Giudicato fuddetto , fu deputato jhtat. Gunteramo Notaio all’ ei'ame di varie perfone , per conofcere io flato di quelle Chiefe ne’tempi antichi; e tal efame, che ferve di molto all’erudizion di que’tempi, fu fatto fub die XII. Kalenda-rum Juliarum, Indizione Tertiadecima, cioè nel dì 20. di Giugno dell’Anno prefente. Succeffivamente fecondo l’ordine dell’ Eccel-lentijfimo Re Liutprandò unitili con effo Gunteramo Teodaldo. Vefcovo di Fiefole , MaJJimo Vefcovo di Pifa, Speciofo Vefcovo di Firenze, e Talefperiano Vefcovo di Lucca, dilaminarono le ragioni de i fuddetti due Vefcovi litiganti, ed afcoltarono ì teflimo-nj. Dopo di che decifero in favore del Vefcovo di Arezzo . Il Giudicato loro fu fatto V. die Menjis Julii, Regnante Juprafcripto Do-mno nojlro E xcellentijjimo & Chnjliamjjimo Liudprando Rege, Anno Quarto per Indiclio Tertiadacima, cioè nell’Anno prefente ; riconofcendofi da tali Noie, che Liutprando cominciò a regnare prima del di V. di Luglio dell’Anno 612. Leggeli finalmente pub* blicato parimente da me il Giudicato del medefìmo Re fopra que-fla controverfìa in favore del Vefcovo di Arezzo, con efì'ere fra gli altri Giudici intervenuto ad effo Giudicio Thcodorus Epifcopus Ca-Jlri nojlri, e in oltre AuduaId Dux. Ho io gran fofpetto , che que-fto Teodoro ila flato Vefcovo di Pavia , e che l’Ughelli non l’abbia poilo al fuo iito. Allora Pavia era anche appellata Cajlrum, per- ^ Ennod. cHe tortezza , perciò iceìta per più lìcura abitazione cìa i Re Lon- inVu.s.E-gobardi. Anche da Ennodio ( c ) viene accennata Ticinenjis Oppi di angujha. Poiché per conto del Dùca Audoaldo ne aveva io jrap- Epifcopi P 4 por-