Annali d’ Italia. nobis plenìfsime prcejentare . Coerente a queda Lettera è anche la Terza del medefimo Papa, in cui fi duole, perchè gente maligna abbia rapprelentato all’Imperador Carlo, che niuno de’Meflì Spediti dall’lmperadore dava mai nel genio d’ effo Papa , e che di tutti il Papa Sparlava: coSa, ch’egli niega affatto, avendo ricevuto col dovuto onore tuttii Meiìì Imperiali; e però il prega di non predar fede a quedi iniqui Seminatori di zizanie e calunniatori. Intorno a che è da offervare , che dando Sommamente a cuore a Carlo Magno T eSercizio della Giuftizia fra i Suoi Popoli , e ben conoScendo egli, come facilmente inferociscano i Prepotenti, e fieno trasandate, ed anche affaffinate le cauSe de"Poveri, con glorioSa Saviezza ne inventò un efficace rimedio. Cioè introduffe 1’ uSo di Spedire per le Provincie di tanto in tanto degl’ Inquifitori , ISpettori , o vogliam dire Giudici ftraordinarj, per offervar, come era fatta Giudizia , per rifare occorrendo il mal fatto , e levare gli abufi e diSordini pregiudiziali a i diritti e alla quiete sì del Pubblico, che de’Privati, con far loro protedare d’effe re inviati ad ßngulorum homìnum caujj'as audiendas ac dclibcrandas. Erano quelli appellati Miffl Regii, Mi]iDominici , perSone Nobili, Scelte dalla Corte , o dal Clero, o da i Moniderj, credute le più Sagjne, le più disin-tereffate , di petto forte , e d’ animo incapace d’eiiere Sedotto dalle parzialità , da i riguardi, da i regali : cioè Veicovi , Abbati, Diaconi, Conti, Vaffalli , e Simili. Un Solo talvolta, ma per lo più due lì mandavano , l’un Laico, e F altro EccleSndico ; ed era la loro autorità di tale edenfione , che chiamavano al loro Tribunale anche i Duchi Governatori delle Provincie, e 1 Conti Governatori delle Città, e gli Ecclefiadici. Era taffata una diScreta contribuzione pel mantenimento , e per gli viaggi loro , ripartita Sulla Provincia . Dipertutto dove fi trovavano , teneano Placiti particolari , o pur generali , chiamati Malli , cioè Giudizj , dove dovea intervenire il Popolo , affinchè chi reclamava avelie pronti i rei, citati a rispondere . Se non erano liti molto ScabroSe , e di lunga ispezione , d’ordinario su due piedi decidevano le controverfie , ora dando nel Palazzo della Città, ora alla campagna Sorto de gli albori , ed ora in caSe private , con dichiarar nondimeno ne’lor Giudicati di aver quivi alzato Tribunale per data licentia del Padrone d’efia CaSa. Venivano invitati a quedi Placiti o Giudizj il VeSco-vo, il Conte , e vi ailìdevano Sempre varj Giudici bene informati delle Leggi, che profferivano i lor voti ; e molte pedone onorate, acciocché molti fodero informati del fatto , e delle ragioni della Sen- ten-