Anno DCCCXIV. 489 fti tempi nel Tuo Poema , ( a ) da me tolto alle tenebre , ficcome (■> Emold. ancora l’efecuzione da lui data al Teftimenio del Padre , e le gra- ** zie fatte al Popolo. L’Epoca ordinaria di quello Imperadore vien Rer.itaiic' dedotta dal dì fuddetto 28. di Gennaio , in cui egli i’uccedette al Padre. Una delle prime applicazioni di quello Imperadore, fu quella di congedar le Ambafcerie , già indirizzate gl defunto Au-guilo . Aveva il nuovo Imperadpr de' Greci Leone inviati a Carlo Magno due fuoi Legati , cioè Crilloforo Spatario, e Gregorio Diacono , per confermar la pace inabilita fra i due Imperj ; e quelli contenti fe ne tornarono al loro paefe . Lodovico vicendevolmente fpedì a Coilantinopoli i fuoi, cioè Norberto Vefcovo di Reggio, che 1’ Ughelli ed altri hanno creduto Vefcovo di Reggio in Lombardia , uia con poterfene dubitare , perchè di lui niuna memoria fi conferva in quella Città per quelli tempi, e potrebbe egli eiTere llato Vefcovo di Rie{ nella Provenza. Troveremo nondimeno un Vefcovo di quello nome in Parma, che nell’Anno 835.fot-tofcrilfe con altri una Donazione fatta da Cunegonda Vedova al Re Bernardo . Col Vefcovo fuddetto andò eziandio Ricoino Conte di Poiéliers .Tale fpedizfone fu fatta per rinovare i patti d’amicizia e pace col Greco Imperadora. Giunsero dipoi ad Aquisgrana i Legati di Grimoaldo Store-faiz Principe di Benevento , anch’ elh per ratificare i precedenti accordi. Venerunt ( fon parole di Tegano (b) ) Legati Beneven- (b) Thcga. tanorum, qui omnem terram Benevcnti fuce potejìati tradtde- *' runt , & multa milita aureorum per annos (Ingulos ad cenfum pù Cap. ir. tradere promiferunt : quod ita perfecerunt ufque ad hodiernum diem , cioè nell’Anno 23. dellTmperio di Lodovico Pio . A che a-fcendelle quello cenfo o tributo annuo , lo fpecifica Eginardo (c) (c) Eginh. o qualunque Ila quell’Autore, fcrivendo : Cum Grimoaldo Bene- l£r*™al' ventanorum Duce paclum jecit, atque Jìrmavit, & modo quo & Pater, fcihcet ut Beneventani tributum annis Jìngulis VII. mil-lia Solidorum darent. Vedemmo di fopra all’Anno 812. che il Cenfo de’ Beneventani era di venticinque mila Soldi d'oro. Qui è folo di fette mila', però o Grimoaldo ottenne, che fi riducelìe a meno quel tributo, o pure in alcun di quelli paiiì è fcorretto il tello di Eginardo. Ifpirò di buon’ora la gente malevola al nuovo Imperadore de i fofpetti contra di Bemardo Re d Italia fuo Nipote ; e però il chiamò tollo in Francia. (d) La puntual fua ubbi-(i) sifb-ono. dienza coll’arrivo ad Aqu.sgrana diflipò alquanto le fufcitate neb- "us in bie. Fu ben accolto, magnificamente regalato dall’Imperadore, e ri-