Anno DCCLXXXI. fo alla sboccatura di Po grande nel Mare . Il Padre Pagi (a) crede (a) P.¡pusin incerto quel Luogo. Ma m vece di e Loreja fi ha da fcrivere in Fìn Soi effo Documento Eboreja , cioè nella Cittàd’Ivrea . Colà eragiun- ' to il Re Carlo in tornando da Roma in Francia. Ora Paolino Suddetto tale llima fi guadagnò nel Friuli, e preffo il Re Carlo, che effendo paffato al paefe de i più Sigualdo Patriarca d’ Aquileia, venne egli eletto per Tuo Succeffore in quella facra Sede , Sommamente dipoi illuftrata da lui colla Santità deliavita, e co’Suoi Libri. Intanto di qui impariamo , non Suilìftere 1'opinion delBaronio, dell’ Ughel-li e del Bollando , che mettono l’eleziondi San Paolino in Patriarca d’Aquileia nell’Anno 773. Al P. de Rubeis (¿) parve di poi probabi- (b) DcRub. le , che Sigualdo mancaffe di vita nell’ Anno 776. e che Paolino a lui Monum.Ec-immediatamente SuccedeiTe , Scrivendo il Monaco di San Gallo , che ' Carlo Magno ii trovava nel Friuli, allorché venne a morte il Patriarca di quella ChieSa , e non avendo quelli voluto nominar unSuccef-Sore , Carlo gliene Soilituì uno ; e quelli Sembra eiìére Paolino. Ma Se veramente l’Epoca Suddetta riguardale il Regno Longobardico, converrebbe differire cinque Anni dappoi la di lui efaltazione , e fors’ anche più tardi, perchè allora Paolino non vien chiamato, Se non Maeitro di Grammatica. Nèilpaffo del Monaco SangallenSe ci afficura punto , che immediatamente Succedeffe Paolino a Sigualdo. Oltre di che anche nell* Anno prefente 781. potè il Re Carlo nel ritorno in Francia viiìtare il Friuli, e Succedere allora la morte di Sigualdo . Ma in fine a noi dee ballare, che quell’ uomo infigne fu prò* moffo al Patriarcato d’Aquileia, e che tornerà occalìone di parlare di lui più d’ una volta. Merita poi d’ effere aggiunto ciò , che il Suddetto Monaco di San Gallo narra nella vita di Carlo Magno (c) ,(c) Monac. cioè che nel principio del Regno di lui le Lettere in Francia, ficco- slJngallc\ì , me accennai poco fa , erano affatto per terra . Vennero colà dall' àpud °Du-Irlanda due Monachi Benedettini, ben addottrinati nelle facre Scrit- Ch^ncT-il. ture, e nelle Lettere profane, che invitavano la gente a compe-^^f’ rar da loro la Sapienza. Informato di quella novità il Re , volle vederli, e fcoperto il loro fapere, ne fermò uno, appellato Clemente inFrancia , con ordine di fare fcuola a i Nobili e Plebei, che bramaffero d’imparare. Alterum vero in Italiani direxit, cui & Mo-najìerium Sancii Augu[lini juxta Ticinenfem Urbem delegava, ut qui ad e uni voluijjent, ad difcendum congregaripotuijj'ent. Il nome di quello Letterato Monaco non è paffatq^ a noilra notizia. LaSuaSpedi-zione in Italia fu dopo l’Anno 774. E così in Pavia coll’aiuto di quello valente Maeltro cominciò a rilorgere la Letteratura. Anno