Anno DCLV1I. 115 pania. Abbiamo da Anaftafio Bibliotecario (a), eh' egli fperdi to- (a) Aaajfjf. ilo i fuoi Apocrifarj a Coftantinopoli, per lignificare la iua affunzio-"1 J ne al Papato ai due Imperadori C ojiante, e Cofìantino. Siccome Papa Eugenio nonavea fcritto a Paolo allora Patriarca di Coftanti-nopoli, così nè pur egli pare, che fcrivefle a Pietro fu c ceduto nel governo di quella Chiefa. Non ben apparisce, come fi contenef-iero il Pontefice Vitaliano , e i fuoi Nunzj, per conto delle controverse della Fede coll’Imperador Coftante protettore de’Monoteli-ti. Solamente Tappiamo da Anaftafio, eh’effo Pontefice regulam Ecclejìaflicam & vigorem , ut mos e rat, omnímodo confervavit-, ficcome ancora, che il fuddetto Imperadore fece buona ciera a i Mi-niftri Pontificj , confermò i privilegj alla fanta Chiefa Romana, e mandò per gli medefimia donare a San Pietro di Roma'il Libro de’ Vangeli , legato con tavole d’oro, temperate di gemme bianche di mirabil grandezza. Contendevano intanto per l’imperio Sara-cenico Ali, eDuavia. I due loro nemici eferciti, come s’ha da , _ Teofane ( b ), furono a fronte prefTo F Eufrate . Muavia Genera- p¡¡anes le veterano ebbe l’accortezza di occupar le rive di quel Fiume; ri- Chronogr. mafto fuperiore in un conflitto, lafciò che per la fete fi disfaceile il refto dell’Armata nemica. Elmacino fcrive(c), che feguirono fra quefti due rivali afTaiffime altre zuffe; che fi trattò d’aggi uffa-mento, e furono feelti gli Arbitri ; ma che in fine la fpada fu quella , che decife. Anno di Cristo dclviii. indizione 1. di Vitaliano Papa 2.. di Costantino, detto Costante, Imper. 18. di Ariberto Re 6. LE diffenfioni, che bollivano fra i Principi de’Saraceni, diedero campo in queft’ Anno all’ Imperadore Coftante, per quanto vien raccontato da Teofane (d) , di paifar coirefercito fuo ne’, ,» Theo k paefi poffeduti de gli Sciavi , o vogliam dire Schiavoni, che ne gli ibidem. ° anni addietro aveano danneggiato cotanto le Provincie del Romano Imperio . Se fi ha da preítarfede aquello Storico, chefolo ci dà lume per gli avvenimenti della Grecia in quefti tempi, a lui riufeì di foggiogare il lpro paeie , e di condur via una gran copia di prigioni. Ma fi {tenterà a.credere, ch’egli fottomettefìe al fuo dominio que*Barbari, da che noi li troveremo più vigorofi che mai, an- Ha dan-