Anno DCXXVI1I. 6; già divenuto Signore di tutta la Monarchia Franzefe , e gli fucce-dette Dagoberto iuo Figliuolo, già dichiarato Re dell’Autlrafìa, i\ quale durò fatica ad aflegnare un boccone del Regno a Cariberto i'uo Fratello , e tornò anche a ricuperarlo da lì a tre Anni per la morte del medeiimo fuo Fratello. Anno di Cristo dcxxix. Indizione il. di O N O R I O I. Papa 5. di Eraclio imperadore 10. di Arioaldo Re 5. L’Anno XVIII. dopo il Confolato di Eraclio Augusto. GRan confulìone fi truova nella Storia Greca di quelli tempi, difcordando non poco fra loro Teofane , e Niceforo . Efpor-rò ciò , che a me par più verilìmile. Spefe Eraclio Augullo il re-ilo dell’ Anno precedente , e parte ancora del prefente in dar fello alle Provincie d’Oriente, e in ricuperar l’ Egitto, la Paleilina, ed altri paeii già occupati da i Perliani, e in proccurar , che le guarnigioni nemiche foffero condotte con tutta quiete e Scurezza ai loro paefe: al che deputò Teodoro fuo Fratello. Una delle maggiori lue premure quella fu di riaver dalle mani de’ Perfiani la vera Croce del Signore . Quella la riportò egli feco a Coftantinopoli, dove in quell’ Anno egli fece la fua folenne entrata , effcndogli ufcito incontro fuori della Città il Patriarca , il Clero , e quali tutto il Popo- lo con incredibil fella ed acclamazioni, portando rami d’ulivo, e fiaccole accele , e la maggior parte, lafciando cader lagrime d’allegrezza in veder ritornare làno e falvo il loro Principe con tanta gloria, e sì gran bene fatto al Romano Imperio. Ma nè pur lo ileiTo Imperadore potè frenar le lagrime, al vedere tanto affetto del fuo Popolo, e al comparirgli Eraclio Coflantino Auguilo, che fe gl’ infinocchiò davanti, e s’abbracciarono amendue piangendo. Fra gl Inni, i canti, e i Viva entrò il feliciffimo Imperadore nella Città, in un carro condotto da quattro Elefanti. Si fecero dipoi varie lolennità e Spettacoli d’allegrezza; di molto danaro ancora fu fparfo al Popolo ; ed Eraclio ne fece pagare una buona lomma alle Chiefe, dalle quali avea prefo i facri vali, per valerfene ne’bifo-gni della guerra . Secondochè s’ha da Fredegario (<*), Dagoberto ^ Fcr'd'6* Re de? Franchi mandò i fuoi Ambafciatori ad Eraclio , per congra- ,r' c' 6f cularfi delle riportate vittorie , e confermar la pace con lui ■ Non è beu