3 8 Annali Italia; B bliothcc. in Vit. Deusdedh. cioè da Compfa, oggidì Corica nel Regno di Nipoli. Non par credibile, che i Greci deiTero allora il governo d' uni Città sì riguardevole ad Italiani di quelle contrade. Ora Eternerò Efarco , dappoiché ebbe raffettato, col rigore nondimeno, gli affari di Raven-na’ h5anc^ò per atteftato di Anaftafio Bibliotecario (a) a Roma, dove fu cortefemente accolto dall’ ottimo Papa Deusded.it. Di là p.ifsò alla volta di Napoli, e colle forze , che menò feco, o pure che adunò in quelle parti, combattè con Giovanni Confino , ed entrato in Napoli gli levò la vita . Se ne tornò egli dipoi a Ravenna, dove diede un regalo a i foldati, e ne feguì poi pace in tutta l’Italia. Qui il Lettore potrà riflettere, fe i Longobardi, che pur erano chiamati nefandi da i loro nemici, foiTero sì cattiva gente, quando apparifce, che fi guardarono di prevalerfi della grave decadenza, in cui fi trovava allora l’imperio Romano; nè vollero punto mifchiarfi nella follevazion de’Ravennati, nè foftenere la ribel-lion di Giovanni Confino , tuttoché con facilità l’avellerò potuto fare, e con loro gran vantaggio. Anno di Cristo dcxviii. Indizione vi. di D e u s D E D I T Papa 4. di Eraclio Imperatore 9. di Adaloaldo Re 4. L’Anno VII. dopo il Confolato di Eraclio Augusto. Econdo i conti del Pagi fu chiamato da Dio a miglior vita in queft’Anno Papa Deusdedìt nel dì 8. di Novembre. Bifo-ma credere, eh’ egli fplendefle per molte Virtù, perchè la Chiefa Romana fin da gli antichi Secoli il regiftrò .nel ruolo de’Santi. Ma fon perite le memorie d’allora ; e la Storia sì Ecclefiaftica, che profana dell’Italia in queili tempi fi truova più che mai nel buio. Credei!, che la Sede Apoilolica fteife dipoi vacante un Anno, un Me-fe, e fedici giorni. Nè reità alcun veftigio di quel , che fi faceffero ne’prefenti giorni i Longobardi. Solamente apparifce, che i medesimi godevano , e lafciavano godere a i Popoli lor fudditi, e vicini la tranquillità della Pace. Sappiamo ancora da Paolo Diacono »h)!conusS C^le re»nan