440 Annali d’ Italia. ciato da loro il titolo di Patriy. Laonde gli fteffi Augufti Greci ritenevano qualche diritto, o almeno un portello d’ onore (òpra i Re, e Regni , eh’ erano flati del Romano Imperio . In oltre finquì erano itati riguardati come Sovrani di Roma,, e il nome loro compariva ne gli Atti pubblici, come fi usò per tanti Secoli in addietro. Ora creato Carlo Magno Imperador cT Occidente , veniva a levarli al Greco Augufto ogni diritto fopra Roma, e l’antica onorificenza nelle contrade Occidentali , perchè trasfufa nel novello Imperador ¿’Occidente. Infatti da lì innanzi Carlo Magno , per atteftato d’ Fginardo, non più col titolo di Padre , ma con quel di Fratello cominciò aferivere ai Greci Imperadori, iìccome divenuto loro eguale nell’altezza del grado, e così ancora ne’pubblici Atti di Roma fi cominciò a fcrivere il di lui nome d’Imperadore. Ecco la cagione , per cui effi Augufti Greci, fino allora rifpettati anche in Roma , s’ ebbero tanto a male quefta novità. E di qui è avere fcrit-to Teofane (a), che ora folamente in Francorumpotejìatem Roma cejjlt, perchè in addietro avevano i Greci confervato l’alto Dominio in Roma, e quefto celsò nel coftituire Imperador de’ Romani il Re Carlo. Peraltro i motivi del Romano Pontefice, e del Senato e Popolo Romano, per rinovare nella perfona di Carlo Magno il Romano Imperio, fon chiaramente accennati da gli antichi Scrittori. Non v’ era allora Imperadore . Una Donna, cioè Irene, comandava le fefte, e s’intitolava Imperadrtce de’ Romani. Vollero perciò il Papa e i Romani ripigliare 1’ antico loro diritto, e farfi un Imperadore . E tanto più, perchè i Greci non faceano più alcun bene , anzi fi ftudiavano di far del male a i Romani; ed era ben più nobile e potente de’Greci il Monarca Franzefe . Tornava anche in maggior decoro d’ effi Romani, che il lor Padrone non più ufafle l’inferior titolo di Patrizio, ed aiTumeffe il nobililìimo e indipendente d’Imperadore, con cui veniva parimente ad acquifta-re una fpecie di diritto , fe non di giurisdizione , almeno di onore fopra i Re e Regni d’ Occidente . Per conto poi de’Papi non fi può ben difeernere , fe ne’precedenti Anni averterò dominio, o qual dominio temporale averterò in Roma. Da qui innanzi bensì chiara cofa è, eh’ effi furono Signori temporali della fteffa Città, e del fuo Ducato, fecondo i Patti, che dovettero feguire col novello Imperadore: con Podeftà nondimeno fubordinata all’alto dominio de gli Augufti Latini, potendo noi molto bene immaginare, che Papa Leone ftabilirte tale accordo con Carlo Magno prima di cotanto efaltarlo, e guadagnale anch’egli dal canto fuo , e de’fuoifuc-