Anno DCCCXXXIX. cennata di Stati non volle afpettar tanto a rifentirfene. Nella Quaresima dell’Anno prefente ufcito egli in campagna con quatv te forze potè, occupò tutta la parte della. Monarchia Franzefe di là dal Reno. A tale avvilo 1’ Imperadore fuo Padre, raunato un poderofo efercito , marciò incontro al Figliuolo ribello, pafsò il Reno a Magonza, e dappoiché col fermarli ebbe maggiormente ingroiTata F Armata fua , continuò il viaggio per andare a fronte dellanemica (a J. Ma accadde , che le milizie della Salfonia , Fran-(a) AnnaUs conia, Turingia,ed Alamagna, che s’erano polle fotto le infegne F^t[°luni del giovane Lodovico, non folamente abbandonarono lui, ma vennero a fchierariì.all’ubbidienza dell’Augullo fuo Genitore: colpo che fece ritirar nella Baviera dilìngannato e confufo lo fconliglia-to Principe fuo Figliuolo . Ma il buon Imperadore , non mai dimentico d’ eifere Padre , mandò a chiamarlo ; ed egli veggendofi al di fotto , benché a fuo difpetto, v’ andò. L’ accolfe Lodovico Augullo con aria di fdegno, e fulle prime lo fgridò, ma poi con amorevoli parole gli parlò , e gli perdonò: dopo di che lafciollo tornare in Baviera, con avere ricuperato tutto il paefe perduto. Equi è più probabile, che accadeiTe, quanto abbiamo intefo di fopra dagli Annali Bertiniani intorno alla celìione fatta dal giovane Lodovico al Padre. Da gli ftelìi Annali abbiamo fotto quell’Anno il racconto di quella guerra. Nel Maggio del prefente Anno vennero a trovar l’Imperador Lodovico , dimorante in Ingeleim , gli Ambafciatori di Teofilo Imperadore de Greci, che gli prefen-tarono varj regali, e una Lettera affai cortefe. Secondoi Suddetti Annali Bertiniani d’altro non trattarono, fe non di confermar l’amicizia e lega, che paffava fra i due Imperj. Ma Coftantino Porfirogenneta (¿)attefta, che il principal motivo di tale fpedi^(b) Porphy■ zione fu per chiedere foccorfo all’Imperador Latino contra de’ Sa- r°gennet* raceni, che aveano occupate l'Ifole di Creta , e di Sicilia, e varie ’3'num3 Città dell’Alia , con aver in oltre dato varie rotte a più d’un efercito di Greci fpedito contra di loro . Non fi moilrò Lodovico Augnilo alieno da quella imprefa ; ma effendo mancato di vita Teo-dofio P atri fio, capo di quella Ambafciata nel prefente Anno, e nel fuffeguente lo lleffo Imperadore d/^^teci : fi fciolfe in fumo tutto il trattato. Intanto per la morte ck \ Pippino era tutto in confufione il Regno d’Aquitania. Lodoy. Pio fece tollo intendere a que’Popoli, che per concezione tu? Quelle contrade erano ilate aggiunte al Regno di Carlo , minimo tra’fuoi Figliuoli . Ma di Pippino erano reilati due Figliuoli mafchi legittimi, cioè Pip-